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Pescara, 25/07/2024
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Data: 31/10/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Paura nel pescarese. Campanile rischia di crollare sulle case. Paura in tutta l’area vestina: ferita anziana caduta in casa. Penne, chiuso il ponte che collega a Farindola Tendopoli al palatenda. Danni allo stadio Colangelo e nel centro storico di Loreto

PESCARA Sono tante le ferite provocate dalla scossa di terremoto che ieri mattina ha svegliato anche la provincia di Pescara. Tra i sopralluoghi di verifica, andati avanti tutto il giorno per valutare danni e pericoli, molti hanno riguardato campanili e chiese, che hanno creato grande preoccupazione per il rischio di crolli portando, in alcuni casi, all’evacuazione delle case vicine. A Carpineto della Nora, il sindaco Donatella Rosini ha fatto sgomberare due abitazioni, le più vicine alla chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo, «per evitare qualsiasi tipo di rischio». La struttura era chiusa dal 2009 ma il sopralluogo di ieri dei pompieri ha fatto emergere che «la situazione si è aggravata e sarebbe opportuno rimuovere le campane» per cui il sindaco ha liberato due case perché «non si corrano rischi nel centro storico». Ma la scossa, a Carpineto, ha provocato danni anche in alcune abitazioni per cui Rosini ha disposto lo sgombero degli alloggi meno sicuri. «Certo è», ha commentato, «che urge l’intervento della Protezione civile, per i sopralluoghi. Noi non possiamo farcela da soli e dobbiamo ringraziare i vigili del fuoco di Pescara e Alanno che ci hanno consentito di fronteggiare le situazioni di pericolo per la comunità». A Spoltore sono state sospese le funzioni religiose nella chiesa di San Panfilo entro le mura, in attesa di ulteriori verifiche, essendosi staccati alcuni pezzi di intonaco, come ha annunciato il sindaco Luciano Di Lorito. Danni ben visibili, poi, nel Convento Cinquecentesco di San Panfilo fuori le mura, nell’area del coro dietro l’altare maggiore e, in particolare, al muro adiacente il campanile. Anche a Civitella Casanova le preoccupazioni si sono concentrate sulla chiesa parrocchiale Beata Vergine Maria delle Grazie, che è stata transennata: essendosi staccati dei pannelli di intonaco ed essendoci delle crepe sulle strutture portanti verticali, sono state chiuse alcune vie. Nel corso dei sopralluoghi promossi dai Comuni e dai vigili è stato deciso lo sgombero di otto abitazioni, di cui quattro a Civitella e quattro a Catignano, dove l’area del campanile è stata transennata per via delle lesioni riportate. L’evacuazione è stata ordinata anche per una famiglia di Civitaquana, dove è crollato il muro perimetrale di una vecchia casa, e per una famiglia di Cugnoli, dove le lesioni hanno fatto scattare un provvedimento in via precauzionale, e in entrambi i casi sono state individuate delle sistemazioni alternative. Anche a Brittoli è stato segnalato il crollo del muro di recinzione di una casa e della vecchia chiesa, già picchettata. Situazione monitorata a Sant’Eufemia a Maiella, dove il sindaco Francesco Crivelli ha disposto la chiusura della chiesa di San Bartolomeo e interdetto l'accesso in una strada dove si trova un’abitazione lesionata, in vista dei sopralluoghi di verifica. Ispezione richiesta anche a Cepagatti, per valutare le condizioni del campanile della chiesa di Santa Lucia e a Moscufo, dove ci sono stati dei distacchi nella chiesa parrocchiale. A Città Sant’Angelo il controllo sul campanile è stato immediato e non sono emersi problemi particolari.

Paura in tutta l’area vestina: ferita anziana caduta in casa. Penne, chiuso il ponte che collega a Farindola Tendopoli al palatenda.Danni allo stadio Colangelo e nel centro storico di Loreto

PENNE Anche il territorio vestino, ieri mattina, ha vissuto un brusco risveglio. Tanta gente in strada, chi in tuta, chi addirittura ancora in pigiama, tutti spaventati da quel fragoroso boato e tremore. Un'anziana signora è caduta mentre era sola nella sua abitazione in zona Acquaventina ed è stata trasportata in ospedale. Nelle case qualche crepa, qualche quadro caduto a terra, ma nessun danno rilevante. Ma la paura è stata davvero tanta e il Comune ha deciso di organizzare una tendopoli da 50-70 posti letto all'interno del palatenda della cittadella dello sport di contrada Campetto, che può contenere in caso di grave emergenza fino a 200 persone. A gestire la tendopoli i volontari della Croce Rossa. A Penne, in via Pultone, si sono staccati dei calcinacci da un cornicione e lo stesso è accaduto nell'ala est del vecchio ospedale San Massimo, nello stesso spicchio di ospedale già puntellato dopo il terremoto dell'Aquila del 2009. Anche lo stadio comunale Colangelo, dove si è regolarmente disputato il match tra i padroni di casa del Penne e il Francavilla, ha pagato dazio: una piccola porzione della tribuna è stata resa inaccessibile per motivi di sicurezza. I tecnici comunali, coordinati dall’ingegner Piero Antonacci, insieme alla protezione civile, hanno avviato sopralluoghi nel complesso edilizio che ospita l’ospedale San Massimo, nelle abitazioni del centro storico, nella casa di riposo e nei cimiteri (principale e Roccafinadamo). Sono state chiuse tutte le chiese cittadine a scopo precauzionale, tant'è che la messa del mattino prevista a San Domenico, al cui interno sono caduti calcinacci, si è tenuta in piazza Luca da Penne. Il sindaco Mario Semproni ha emanato un'ordinanza di chiusura delle chiese, lasciando aperta per l’attività ordinaria San Massimiliano Kolbe, in via Nazareno Fonticoli. A scopo precauzionale, dopo una segnalazione di un passante che pare abbia visto staccarsi dei calcinacci, è stato chiuso anche il ponte situato sulla provinciale tra Villa Cupoli (Farindola) e Roccafinadamo (Penne). È stato dato incarico ai tecnici della Provincia di verificare la tenuta statica dell’infrastruttura. In municipio è stato attivato il Centro operativo comunale, coordinato dal sindaco, ed è stato attivato un numero di emergenza (348/3973986). Sono stati cancellati tutti gli appuntamenti legati a Open Day Winter, organizzato dalla Regione. Anche a Loreto la paura e le scosse si sono fatte sentire, soprattutto in centro storico. È stata transennata e resa inaccessibile via Migliorati, dove sono caduti calcinacci da un palazzo antico disabitato, ed è stata chiusa la chiesa di San Rocco. A Farindola non si sono registrati danni al patrimonio pubblico e religioso, mentre qualche danno di lieve entità in alcune abitazioni private. Né crolli né sgomberi. «Proseguiranno nelle prossime ore gli accertamenti grazie ai volontari dei vigili del fuoco e chiunque avesse la necessità di segnalare danni può farlo recandosi nell'ufficio tecnico del Comune», ha spiegato il sindaco Ilario Lacchetta.

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