CHIETI Un manico di scopa infilato nella crepa: così gli inquilini delle case parcheggio del Comune, in via Albanese, alla Pietragrossa, indicano i danni che la palazzina ha subito durante la scossa delle 7,40.
I VIGILI SUL POSTO. Vigili del fuoco e tecnici della Protezione civile hanno eseguito un sopralluogo in via Albanese, con la gente che attendeva impaurita lungo la strada che collega la ferramenta La Rovere con l’ingresso del cimitero di Sant’Anna, e il verdetto è stato in parte rassicurante. Non ci sono infatti lesioni strutturali, tali da imporre lo sgombero dello stabile che comunque non è in buone condizioni. Si è trattato di un ampio distaccamento fra un tramezzo e una colonna. Ma i residenti non sono in pericolo.
LE ALTRE CREPE. Le prime richieste di aiuto sono però giunte dalle cinque palazzine di via Amiterno, a Chieti Scalo, purtroppo già note alle cronache, sin dal 2009, per problemi come quello che si è verificato ieri mattina. Nella foto che pubblichiamo, ripresa dai colleghi di Rete 8 che, ieri, hanno documentato l’evoluzione degli eventi con una maratona televisiva, mostra i danni subìti da un appartamento a piano terra di una delle cinque palazzine. Nel pomeriggio i vigili del fuoco, dopo aver scongiurato anche in questo caso rischi per l’incolumità dei residenti, hanno rimosso le parti lesionate. Un altro intervento è stato eseguito in via Arcivescovado, in pieno centro storico, dove, al civico 13, crepe ben visibili si sono aperte sulle volte di un’abitazione storica. Sul posto, oltre ai vigili, sono arrivati anche i volontari del Not, coordinati da Antonio Mancini.
TUBATURE ROTTE. Vengono messe in relazione con la scossa anche le rotture delle tubature idriche avvenute ieri allo Scalo dove, nei pressi della stazione, la strada si è allagata.
SONO 22 LE VERIFICHE. In totale, dicono i vigili del fuoco tracciando un bilancio di una giornata di paura anche per i teatini, le verifiche strutturali eseguite sono state 22. Nessuna delle quali ha però portato a dichiarazioni di inagibilità degli immobili.
UN SOLO CROLLO: UNA CHIESA. La scossa 6.5 di ieri mattina ha causato un solo crollo. E’ accaduto a Bucchianico, dove ha ceduto il tetto della chiesa della Madonna dell'Assunta, all’interno del cimitero, che è stato chiuso dal sindaco, Gianluca De Leonardis, a scopo precauzionale. La struttura già presentava segni di deterioramento. E il paese attendeva da tempo lo stanziamento di fondi da parte della Regione. Ora la spesa sarà maggiore. Sempre a Bucchianico, sono caduti calcinacci all'interno della chiesa di Sant’Urbano, quindi nel centro cittadino.
PISCINA E CIMITERO. Tornando in città, la Teate Servizi ha deciso, ieri mattina, di chiudere la piscina comunale. «E’ stata una scelta precauzionale», ha precisato Valerio Visini, «per eseguire i controlli». Al cimitero di Sant’Anna, nella porzione monumentale, sono stati transennati tratti del muro di recinzione. Controlli anche al teatro Marrucino e nei palazzetti dello sport. Oggi anche le scuole saranno ricontrollate.
I QUATTRO INFERMIERI. Ieri sera, infine, sono partiti da Chieti quattro infermieri del Cives. I volontari del Not li hanno accompagnati a Porto Sant’Elpidio dove hanno svolto il loro prezioso lavoro.