PESCARA I controlli avviati nelle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Pescara dopo la scossa di terremoto di domenica non sono stati ultimati, e quindi domani potranno riaprire solo otto istituti. Per tutti gli altri, l’amministrazione provinciale ha chiesto ai sindaci di sospendere le lezioni per la giornata di domani e nelle prossime ore i primi cittadini dovranno emettere le apposite ordinanze, decretando lo stop dell’attività didattica. A fare il punto della situazione è la Provincia di Pescara, che ha competenza sulle scuole secondarie di secondo grado e si sta occupando dei controlli in tutti gli edifici, dopo le scosse della sera del 26 ottobre e delle 7.41 di domenica. Le verifiche e i sopralluoghi sono ancora in corso, spiegano da Palazzo dei marmi, ed è per questo che il dirigente del settore Edilizia Scolastica della Provincia, Paolo D’Incecco, ha scritto al Provveditore regionale Ernesto Pellecchia, al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Sabrina Saccomandi, ai sindaci di Alanno, Cepagatti, Città Sant’Angelo, Montesilvano, Penne, Pescara, Popoli e Torre de’ Passeri e ai dirigenti scolastici per fare il punto e sollecitare lo stop delle lezioni. L’attività didattica, si legge nella lettera, «possono essere immediatamente riprese nei modi e nei termini antecedenti il terremoto del 30 ottobre», al liceo D’Ascanio e all’Istituto Alessandrini di Montesilvano, al liceo Misticoni Bellisario di Pescara (con esclusione dei locali della presidenza e dei servizi igienici della sede di viale Kennedy e del laboratorio di stampa nella sede di viale Einaudi), all’istituto Acerbo, all’istituto Di Marzio Michetti, al Conservatorio Musicale D’Annunzio, tutti di Pescara, e nei licei pescaresi da Vinci e D’Annunzio. In tutti gli istituti di competenza provinciale che non rientrano in questo elenco, D’Incecco ha chiesto di «sospendere le attività per la giornata del 2 novembre per permettere il completamento delle verifiche», sollecitando la presenza dei dirigenti e dei Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione. Per il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, «non si esclude che chiederemo un ulteriore slittamento nella ripresa delle lezioni. Questo lavoro è fondamentale affinché i sindaci possano consentire l’utilizzo delle strutture scolastiche. Per quanto ci compete dobbiamo elaborare nei minimi dettagli ogni approfondimento utile a consentire la giusta tranquillità a studenti, professori e famiglie, che devono poter contare su strutture sicure. La situazione, comunque, è tutto sommato tranquilla anche se ci sono alcune precarietà».