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Data: 01/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
L'Aquila, case popolari da evacuare

L'AQUILA Le cause non sono tutte da attribuire al terremoto di Norcia, tuttavia anche nella città dell'Aquila vi saranno cento sfollati: si tratta degli abitanti delle case popolari di San Gregorio. Da tempo i residenti lamentano lo stato di degrado delle abitazioni, ma la recente scossa sembra aver dato il colpo di grazia. L'assessore alle Opere pubbliche Maurizio Capri ha spiegato che da domani, una volta firmata l'ordinanza, gli alloggi saranno evacuati e i circa 100 residenti sistemati negli alloggi del progetto Case e Map, in modo graduale. Nei residenti, però, cresce la paura visto che è aumentata la dimensione di alcune lesioni già presenti negli alloggi, causate dal terremoto del 2009. «Il palazzo centrale si è mosso- spiega Franco Marulli dell'Assocasa Ugl- era già pericolante e da abbattere, ma da sette anni e mezzo non viene né messo in sicurezza né demolito e incombe su un incrocio trafficato e attraversato anche dagli autobus di linea urbana».
Porte aperte degli alloggi Case per i nuovi sfollati di Norcia, ma anche per quelli di Amatrice che, visti i tempi di permanenza nelle tende, hanno deciso di giungere in città. «Finora sono 50 le famiglie di Amatrice ospitate, le ultime dieci assegnazioni ci sono state ieri mattina. In totale all'Aquila sono giunti 120 sfollati tanto che la Regione Lazio- ha spiegato il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente- aprirà uno sportello all'Aquila presso l'ufficio dell'assistenza alla popolazione. Da domani si penserà a sistemare anche i residenti delle case di San Gregorio».

LE SCUOLE Scuole ed edifici pubblici sono stati battuti palmo a palmo nella giornata di ieri, continui i sopralluoghi in centro storico per verificare la situazione che sarà risolta con provvedimenti di demolizione. Ieri mattina il sindaco ha firmato l'ordinanza di demolizione del Palazzo del benzinaio, poi toccherà ad un edificio che si trova in via Tre Spighe. «Giovedì mattina inizierà la demolizione del cosiddetto Palazzo del distributore alla Villa comunale- ha spiegato l'assessore di Stefano-. Domani verrà posizionata l'enorme macchina per la demolizione e questo comporterà la chiusura di Via XX Settembre. Stante la situazione statica del Palazzo con il pericolo di nuove scosse, si è deciso di chiudere da subito via XX Settembre nel tratto compreso tra l'incrocio con via S.Agostino e quello con via Crispi». L'assessore Di Stefano e il sindaco Cialente vogliono cogliere l'occasione per potenziare la messa in sicurezza del centro storico in due mosse: dare alle ditte un anticipo sul buono contributo in modo tale da anticipare le demolizioni necessarie e migliorare così la sicurezza dei centri storici. «Pensiamo ad un 10% del buono contributo che chiederemo all'Usra di anticipare spiega l'assessore Di Stefano Non credo vi saranno problemi. Al momento stiamo effettuando una mappatura degli edifici da demolire». Il piano sicurezza prevede anche la possibilità di far impiantare alle ditte il cantiere in anticipo, prima della pubblicazione del buono contributo. In questo modo potrà essere ridotta la zona rossa: «La possibilità di anticipare la realizzazione del cantiere potrà essere consentita solo ai cittadini che hanno già scelto la ditta- ha aggiunto l'assessore Di Stefano-. E' ovvio che l'impresa, avendo la possibilità di impiantare il cantiere in anticipo, risparmierà del tempo prezioso nel momento in cui comincerà a lavorare». Si tratta dunque di una sorta di scambio alla pari: la ditta rende sicura l'area del cantiere e l'immobile allestendo teli e mantovane e demolendo ciò che deve essere eliminato, inoltre non pagherà la Cosap; mentre il Comune riceverà in cambio centri storici del capoluogo e delle frazioni più sicuri e decorosi. «Dobbiamo solo valutare- ha spiegato Di Stefano- con il settore Finanze la modalità da attuare per non far pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico (per i ponteggi) che comunque scatterà una volta ottenuta la pubblicazione del buono contributo. Una volta ottenuto il via libera, il provvedimento sarà emanato congiuntamente dal Usra e Sett® ore Ricostruzione».

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