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Pescara, 25/07/2024
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Data: 02/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso le amministrative - Elezioni, la Sinistra si smarca «Coalizione esterna al Pd»`«Al momento si lavora per costruire una alleanza autonoma, poi si vedrà»

La Sinistra lavora a costruire un'alleanza esterna al Pd. E, dunque, la discussione sulle possibili candidature democrat non è al momento all'ordine del giorno. Lo dicono, in coro, Giustino Masciocco di Sinistra Italiana, ed Enrico Perilli, di Rifondazione Comunista, replicando così alla possibilità di un sostegno al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che, in un'intervista al Messaggero, aveva rivelato di aver ricevuto pressioni per una discesa in campo alle prossime amministrative. Non un'autocandidatura, ma una manifestazione di disponibilità. Masciocco parte, innanzitutto, da un bilancio degli ultimi dieci anni di centrosinistra all'Aquila: «Ci sono state luci e ombre. Tra le cose positive c'è certamente la determinazione con cui si sono ottenuti i fondi per la ricostruzione, o la capacità di mantenere in città le sedi degli enti. Tra quelle negative vanno citate il Prg che non si farà e la ricostruzione pubblica ferma al palo. Queste cose, tra le altre, andranno discusse». Sotto il profilo politico, Masciocco dice che «solo all'Aquila c'è attualmente una coalizione che va da Rifondazione al Pd. Il centrosinistra nel resto d'Italia non esiste». Ragion per cui, al momento, la discussione è improntata a «cercare di costruire una coalizione di sinistra, non a fare un'alleanza con il Pd. Lo definirei un civismo di sinistra, che guardi ad altre componenti della società prima ancora che ai nomi». Su Pietrucci, come su altri, la valutazione è dunque rimandata: «E' giusto che il Pd faccia una discussione sui nomi, così come è legittimo che chi ha ambizioni lo dica. Ma è una discussione che non ci riguarda. E non vorremmo essere strumentalizzati da nessuno». La possibile alleanza, semmai, sarà valutata in seguito, «ma su basi progressiste e programmatiche, nulla che faccia pensare all'Ulivo».

IL REFERENDUM Quello che è certo, come conferma Enrico Perilli, è che la Sinistra non prenderà parte alle primarie. «Solo chi è organico al Pd lo farà- dice- e l'alleanza è ormai una prerogativa solo dell'Aquila». Perilli entra nel merito della strategia politica attuale: «Proviamo a fare qualcosa a sinistra del Pd, allargando a comitati, ex consiglieri, società civile. La priorità è strutturare questo tipo di coalizione, poi si vedrà. Quando il Pd avrà deciso al suo interno, eventualmente valuteremo». Certo, per la Sinistra il nodo Renzi resta centrale: «Diventa complicato per noi sostenere chi ha votato sì al referendum. E poi all'interno del Pd c'è grande confusione: c'è chi voterà sì, chi no, chi non si esprime. C'è una spaccatura tra giovani e vecchi, è difficile anche capire chi sono gli interlocutori. E anche sui temi c'è una divergenza evidente rispetto a noi. Penso al Gran Sasso, ma anche alla variante Sud. Pietrucci? E' un amico, un compagno, ma la valutazione sul suo nome non è all'ordine del giorno in questo momento. Non è detto che riusciremo a costruire un'alleanza di Sinistra, ma la priorità ora è quella».

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