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Pescara, 25/07/2024
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Data: 03/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sisma, «la Regione lontana dal Teramano» Ma molti dissentono

TERAMO Il sisma sta avendo ripercussioni politiche sempre più accentuate in questi ultimi giorni. A chi afferma che il Palazzo, in Abruzzo, fosse lontano dalle esigenze territoriali teramane, è subito pronta la replica del segretario provinciale Pd: «Va dato merito al presidente della Regione Luciano D'Alfonso- rende noto il sindaco di Cortino Gabriele Minosse- che già nelle prime ore della mattina del giorno 30 ottobre, e anche la triste mattinata del 24 agosto e a seguito di ogni evento tellurico importante che hanno colpito i nostri territori, ha raggiunto telefonicamente il sottoscritto e non solo, chiedendo le necessità da approntare al momento. Questa non è una sviolinata» conclude.

LE EMERGENZE Per lo sciame sismico in atto è allarme spopolamento nell'entroterra teramano: «Ora il rischio è quello dei paesi fantasma». A Valle Castellana, il sindaco Vincenzo Esposito, vede a rischio le frazioni di Fornisco, Pietralta e Pascellata: «Se non ci si dà una mossa molto presto quei centri faranno quella fine». Il primo cittadino rende noto la necessità impellente di ottenere da parte della Protezione civile container per i suoi concittadini in rotta dal territorio sempre più colpito, sempre più danneggiato con i suoi 165 sfollati che fanno ben 80 nuclei familiari: «Con lo smantellamento delle tende ci occorrono come il pane altrimenti la popolazione migra altrove» afferma il sindaco. Nella frazione di Pascellata è difatti interdetto il 90% delle abitazioni «evacuato il colle di Pietralta con 20 famiglie senza casa, i campanili crollano, a rischio anche il patrimonio archeologico, e sono sgomberate le case Ater di Macchia da sole».
Ma il problema è un po' ovunque sulla cintura montana dell'entroterra teramano. Stessa situazione per Rocca Santa Maria o Crognaleto o lo stesso Cortino («anche se noi abbiamo molta fiducia legato al fattore economico previsto nel decreto» precisa il sindaco Minosse): molti paesini però rischiano l'abbandono totale con la conseguente desertificazione della montagna.
A Torricella, il sindaco Daniele Palumbi parla di «una situazione drammatica e di un quartiere fantasma. Un'intera zona del centro, quella di Via Martiri Ungheresi è deserta, è vuota ormai, come del resto la zona di via Scarpone». La gente per il momento è ammassata negli hotel e agriturismi del circondario e nel punto di raccoglimento della palestra comunale.
Il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D'Alonzo: «Questo è il modo giusto di lavorare avendo come interlocutori amministratori locali, regionali e governativi capaci di ascoltare le richieste dei territori anziché le voci dei corridoi romani, come già accaduto nel passato».

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