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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Pressing sulla Ue per i fondi del sisma. Forte scossa nelle zone già colpite. Sul monte Vettore “scalino” di 15 chilometri. Emergenza: oggi il governo vara il decreto

ROMA Davanti alle macerie dei paesi del Centro Italia distrutti dal terremoto si giocano due partite. Una è quella delle risorse, con la pressione di Roma su Bruxelles perché conceda la flessibilità richiesta dall’Italia per le spese legate al sisma. L’altra è quella della gestione dell’emergenza, con 28mila persone assistite dalla Protezione civile e un numero ancora più alto di sfollati mentre la pioggia trasforma in fango le tendopoli e le repliche che si susseguono senza fine. La più violenta in ordine di tempo all’1.35 di ieri, con epicentro nel Maceratese, a 2 chilometri di distanza dal comune di Pieve Torina e nuovi crolli tra gli edifici pericolanti. Gli esperti avvertono che non è finita: «Lo sciame sismico legato alle scosse del 24 agosto e 26-30 ottobre continuerà per mesi in modo intenso, e per anni, com’è successo in Irpinia, in modo più blando - sottolinea Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto nazionale di geofisica - e non sono escluse repliche anche forti, di magnitudo superiori a 5». Sono stati 2.200 gli aftershock dal 30 ottobre, quando il sisma ha generato, con la distruzione di borghi e città, uno “scalino” nella montagna alto tra 20 e 70 centimetri e lungo almeno 15 chilometri tra Arquata del Tronto e Ussita. La “rottura cosismica” è stata individuata sul prolungamento del lineamento Monte Vettore-Monte Porche-Monte Bove. Un fenomeno comune ai terremoti pari o superiori a magnitudo 6, spiega l’Ingv, che «rappresenta la prosecuzione verso la superficie della rottura e dello scorrimento avvenuto sulla faglia in profondità», dove il movimento avrebbe raggiunto picchi superiori a due metri. Il prossimo obiettivo dei sismologi è definire il movimento della faglia responsabile degli ultimi terremoti, per capire se si sia mossa tutta, anche se, ribadiscono dall’Ingv, «non si esclude che si possano muovere altri segmenti di faglia». Questa mattina il Consiglio dei ministri esaminerà il decreto che contiene gli interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. «Il governo ha stanziato le somme necessarie per far fronte all’emergenza per un totale di 130 milioni» ha dichiarato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan durante il question time alla Camera, ricordando che per la ricostruzione sono previsti «266 milioni per il 2016 e 200 milioni per il 2017» con il decreto del 17 ottobre, mentre nella legge di Bilancio sono stati stanziati altri 600 milioni per la ricostruzione e che «per la ricostruzione di Norcia» e delle altre zone colpite dal sisma del 30 ottobre «saranno stanziate risorse adeguate appena sarà disponibile una stima del fabbisogno». L’intervento a favore degli allevatori inoltre sarà portato da uno a 10 milioni. «Noi confidiamo moltissimo nella capacità della commissione Ue di comprendere la situazione eccezionale» ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, sottolineando tra l’altro che per la prevenzione serviranno 4-7 miliardi l’anno. Ma mentre il premier Matteo Renzi continua a ripetere che «è impensabile che in nome della stabilità europea crollino le scuole» e annuncia che “Casa Italia”, il progetto per la messa in sicurezza del Paese, sarà un dipartimento di Palazzo Chigi, Bruxelles fa sapere che «i criteri applicabili» alla nuova situazione «devono essere valutati quando e se riceveremo tutti i dettagli» e ricorda che, comunque, com’è già avvenuto per Abruzzo ed Emilia Romagna, le spese a breve termine per l’emergenza terremoto «possono essere escluse dal calcolo del deficit». «L’Europa oggi ha sede a Norcia perché i borghi sono l’anima del nostro Paese» ha detto Renzi, mentre la presidente della Camera Laura Boldrini, visitando la zona colpita, ha ricordato che «questa è una scommessa che il Paese fa: questi centri devono tornare a vivere. Lunedì prossimo, a Montecitorio, in sede di Bilancio, saranno presenti 650 sindaci italiani: tra questi anche quelli del cratere del terremoto.

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