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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Manovra, allarme Regioni. Preoccupazioni su conti e tagli. Decreto fiscale: più rate per la rottamazione

ROMA Il pacchetto sulle semplificazioni fiscali, che accompagnava la novità della trasmissione telematica trimestrale dell’Iva, approda nel decreto fiscale che segue la manovra introducendo una serie di novità come ad esempio la sospensione di qualunque adempimento fiscale in agosto. Si studiano intanto le altre modifiche al decreto e prende sempre più corpo l’ipotesi di prevedere più rate per la rottamazione delle cartelle. Il governo sembra disponibile, ma chiede eventualmente al Parlamento di trovare soluzioni alternative per assicurare comunque il gettito (2 miliardi) e nei tempi previsti. Si scalda intanto il fronte manovra. Da oggi si entra nel vivo ma già le Regioni si preparano alla battaglia. Oggi ci saranno infatti le prime audizioni sulla legge di bilancio, inclusa quella del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. E sarà proprio in quella occasione che - dice il governatore della Liguria, Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza delle Regioni - «ribadiremo tutta la nostra preoccupazione per i tagli, 2,7 miliardi, in tutti i comparti non sanitari del bilancio delle Regioni». Viceversa: «sarà complicato chiudere i bilanci». Per quanto riguarda il decreto, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi vedrebbe «con favore l’introduzione di ulteriori semplificazioni coerenti con l’impianto adottato» con il decreto fiscale sul fronte delle comunicazioni Iva. Sollecitazione accolta da Paolo Tancredi (Ap), capogruppo in commissione Bilancio della Camera e relatore del decreto che annuncia che il pacchetto ci sarà e che terrà conto anche della necessità di «ampliare la platea di piccoli imprenditori e professionisti che hanno diritto ai minimi e ai pagamenti forfettari». Di contro - secondo Orlandi - la comunicazione trimestrale delle fatture emesse e ricevute è uno strumento uno «strumento essenziale» per combattere l’evasione dell’imposta. Tra le altre novità che dovrebbero confluire nel pacchetto semplificazioni sparirebbe l’obbligo di comunicazione di scambi con paesi nelle black list; si prevede l’accorpamento per le aziende che hanno più sedi dell’addizionale comunale all’Irpef e il bollo sugli assegni circolari diventa virtuale. Novità in arrivo anche per la cedolare secca: non ci sarà più l’obbligo per i proprietari della comunicazione annuale ma andranno comunicate solo le variazioni del patrimonio immobiliare. Inoltre per i redditi dei professionisti sottoposti all’Iri non andranno più fatturate le spese di viaggi e trasporti. Salterebbe inoltre il nuovo concorso per i lavoratori di Equitalia. Sembra ormai scontato inoltre che si rivedrà la modalità di pagamento della rottamazione. Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, spiega infatti che «una parte consistente dei contribuenti che ha rateizzato in passato fino a 72 o 120 rate, pur volendo aderire, si ritroverebbe a dover pagare tra aprile e dicembre 2017 fino al 75% del proprio debito». È quindi «evidente» che occorreranno tempi diversi da quelli previsti dal governo. Il viceministro Zanetti spiega: «Il governo valuterà le proposte fermo restando» l’obiettivo di gettito per il 2017.

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