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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Prevenzione e sicurezza oggi il decreto sul sisma. La Ue: pronti ad aiutare

ROMA Dall'aumento dei mezzi in dotazione ai vigili del Fuoco, con uno stanziamento di 50 milioni di euro, per rimuovere le macerie nel cratere, alle nuove assunzioni. Poi i 500 militari del progetto strade sicure da dirottare nelle zone rosse, l'invio di altre mille unità, tra polizia e carabinieri, sui luoghi del sisma e il rafforzamento del personale in dotazione alle prefetture e comuni. E possibilità di interventi «immediati attraverso delle perizie accelerate» - come rivela il commissario alla ricostruzione Vasco Errani - «per le imprese, ma anche per le abitazioni con danni importanti o lievi». Sono alcune delle misure straordinarie che potrebbe contenere il decreto in discussione questa mattina in consiglio dei ministri. Il documento, che non stabilisce ancora la nuova definizione del cratere, ma solo una generica formula per ampliare l'area interessata dagli interventi dopo le scosse di agosto, dovrebbe prevedere anche aiuti per l'agricoltura e l'allevamento con stalle, alloggi e risarcimenti destinati a chi ha perso tutto. Poi disposizioni sulle infrastrutture, come la messa in sicurezza di strade, caserme e posti di polizia danneggiati.
Nel provvedimento anche la nomina di Francesco Paolo Tronca a coordinatore delle prefetture nel difficile lavoro dei controlli antimafia sugli appalti.
Intanto, mentre continuano i negoziati sul fronte della manovra, l'Ue dice di essere «a disposizione delle autorità italiane». Bruxelles chiede «misure concrete» che garantirebbero benefici all'Italia: dal meccanismo di protezione civile, con aiuti da altri paesi, ai servizi di Copernico, con mappe dettagliate, fino al fondo di solidarietà, al Piano Juncker e alla riprogrammazione dei fondi, ma Matteo Renzi tuona: «È impensabile che, per la stabilità europea, crollino le scuole».
VIGILI DEL FUOCO
Già oggi potrebbero essere stanziati altri 50milioni di euro per il potenziamento dei mezzi in dotazione ai vigili del fuoco, chiamati alla messa in sicurezza dei centri colpiti e alla rimozione delle macerie provocate dal sisma. Investimenti ai quali andrebbero aggiunti altri 5milioni per elicotteri e velivoli. In discussione anche nuove assunzioni per 300 unità.
POLIZIA E CARABINIERI
La bozza dl decreto riguarda anche il trasferimento nei centri colpiti dal sisma di altre mille unità, tra polizia e carabinieri, per il servizio antisciacallaggio. Oltre all'impiego di 500 militari, attualmente impegnati nel progetto Strade sicure per il Giubileo, anche loro sarebbero dirottati nei comuni del cratere per la sorveglianza degli immobili inagibili.
ANTIMAFIA
Oltre all'arrivo di Tronca, sarà rafforzato il personale delle prefetture interessate sulle verifiche antimafia delle imprese. Ma nuove unità distaccate da altre amministrazioni dovrebbero arrivare anche nei comuni coinvolti, per gestire sopralluoghi e verifiche sulla stabilità degli immobili.
AGRICOLTURA
Misure straordinarie anche per agricoltori e allevatori: un aiuto per ogni bovino di circa 400 euro e supporti economici per ovini e suini. Inoltre il decreto dovrebbe estendere alle imprese agricole la possibilità di intervenire, con immediatezza, sugli immobili inagibili che potrebbero essere adeguati con provvedimenti di pronto intervento, così come stabilito per le abitazioni. La previsione riguarda, come annunciato, l'aumento da uno a dieci milioni di euro dei benefici in favore degli allevatori, oltre al raddoppio di forniture di stalle temporanee per gli animali e di container.
INFRASTRUTTURE
Ma in gioco ci sono anche le misure da varare sulle infrastrutture, con le strade da mettere in sicurezza. È stato il ministro Graziano Delrio ad annunciare un impegno «progressivo». «Ci vogliono tanti soldi perché sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni. C'è chi stima 100 miliardi, dipende dalle priorità» ma «il lavoro può essere progressivo con 4-7 miliardi l'anno», ha dichiarato ad Agorà. Si tratta di risorse «possibili perché noi spendiamo più di 4-5 miliardi anno per riparare il dissesto idrogeologico, dobbiamo spendere invece per prevenire». Ma intanto le strade bisognerà ricostruirle.

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