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Data: 04/11/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Trasporti e disabilità - Trasporto studenti disabili: «ragazzi lasciati a piedi in nome del risparmio» Potranno viaggiare su autobus di linea

ABRUZZO. Novità in arrivo per gli studenti disabili delle scuole superiori che saranno costretti a organizzarsi autonomamente, con eventuali accompagnatori, utilizzando le linee urbane di Tua.

Tre giorni fa il dirigente dell’Ufficio Politiche dell’Istruzione - Rete scolastica della Regione Abruzzo, Carlo Amoroso, ha scritto ai Comuni abruzzesi e gli Enti d’Ambito Sociale invitando i sindaci a verificare la possibilità dell’uso del mezzo pubblico da parte di quegli alunni disabili «la cui disabilità consenta l’uso del mezzo pubblico in autonomia, o con il supporto dei genitori» con l’obbiettivo del «contenimento dei costi».

Infatti il trasporto dei disabili e degli eventuali assistenti, sui mezzi di linea pubblici, è a titolo gratuito.

Sempre nella missiva si legge che il rappresentante della Società Tua ha dato, nei limiti dei mezzi attualmente in dotazione ed idonei al trasporto di persone con disabilità, la propria disponibilità a vagliare la possibilità di trasportare gli alunni in questione dal Comune di residenza al Comune sede dell’istituto Scolastico frequentato, sia da soli che assistiti.

«Una nuova “mannaia” sociale – sottolineano i consiglieri fi Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri – che coinvolge un servizio che precedentemente era organizzato dai Comuni e rimborsato dalle Province mentre adesso si intende gestirlo utilizzando le linee urbana esistenti al fine di abbattere i costi sociali».

Una organizzazione, pensata e voluta dal governo regionale, che secondo Forza Italia suscita enormi perplessità: «riteniamo che provochi anche un forte imbarazzo poiché getta nel caos sia le amministrazioni locali, con conseguenti buchi di bilancio, sia le famiglie che di fatto saranno lasciate sole nella ricerca di eventuali soluzioni».

Questo perché, come si legge nella comunicazione ufficiale, il trasporto è «assicurato esclusivamente da fermata a fermata» quindi «per i percorsi dalla casa alla fermata di partenza e dalla fermata di arrivo all’istituto scolastico il disabile dovrebbe essere in grado di provvedere autonomamente».

«Anche questa volta – concludono Febbo e Sospiri - la Regione Abruzzo sul tema sociale sì è contraddistinta per approssimazione e dilettantismo e su certe materie come il trasporto disabili sulle quali si stanno inanellando continui strafalcioni a dimostrazione che chi governa non sa proprio di cosa si sta parlando. Con questa vergognosa vicenda sembra che la Regione voglia mandare un messaggio al cittadino abruzzese: noi dobbiamo risparmiare, la difficoltà resta TUA».

SCLOCCO: «POLEMICA INCOMPRENSIBILE»

L’assessore Marinella Sclocco dice di non comprendere la polemica di Forza Italia: «esiste una precisa norma che garantisce la gratuità del trasporto pubblico ai diversamente abili. Sulla base di questa legge, come Regione, abbiamo interpellato le amministrazioni comunali per verificare se le tratte finora garantite con il sistema attualmente in vigore, fossero percorse anche dagli autobus di linea della Tua, così da evitare inutili duplicazioni». L'assessore respinge con forza le accuse di voler abbandonare gli studenti in difficoltà. «E' esattamente il contrario - prosegue - perché questa attività preliminare ci permetterà di verificare, caso per caso, la possibilità di utilizzare i servizi di Tua. L'azienda, infatti, ha dato la sua disponibilità, nell'ambito del proprio piano di esercizio, a procedere all'eventuale modifica di alcune fermate dei mezzi, avvicinandole (dove possibile) alle abitazioni dei ragazzi o alle loro scuole». Attualmente sono circa 250 gli studenti abruzzesi che usufruiscono del servizio di trasporto. «Un numero tutto sommato piuttosto esiguo - aggiunge ancora la Sclocco - che ci consente di prevedere un sistema di gestione diverso rispetto a quello in funzione oggi, che viene gestito dai Comuni e finanziato dalla Regione. Il punto, però, è che finora l'80 per cento del costo totale del servizio, pari a circa 5 milioni di euro l'anno, era a carico delle Province e la Regione interveniva con un contributo di 800mila euro. Dal 2017, invece, l'intero ammontare dovrà essere coperto con fondi regionali. Appare evidente che è nostro dovere verificare se esiste la possibilità di percorrere altre strade, così da ottimizzare l'utilizzo delle risorse ed evitare sprechi. E' logico, in ogni caso, che dove non sarà possibile utilizzare i mezzi di Tua, tutto rimarrà come oggi». L'assessore conclude facendo alcune precisazioni sugli accompagnatori dei ragazzi. «Questi aspetti - rimarca - vengono gestiti in maniera autonoma e differenziata dai diversi Comuni, che continueranno quindi a effettuare il servizio come hanno sempre fatto. Nel caso dell'utilizzo dei mezzi Tua, comunque, la gratuità del trasporto è estesa anche all'eventuale accompagnatore del ragazzo».

«ASSESSORE FINGE O NON CONOSCE IL PROBLEMA?»

«L'assessore o finge di non aver capito o non conosce il problema», replica Febbo. «Qui non è una questione di risparmio per la Regione o i Comuni o di TUA ma è stata messa in discussione una programmazione assistenziale che sul territorio da anni era e deve rimanere al servizio dei più deboli. Prima o poi speriamo che l'assessore e questa Governo di centrosinistra lo capiscano».

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