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Pescara, 25/07/2024
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Data: 05/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Scuole sbarrate fino al 9. Forti e Pascal, aule inagibili. Rinvio deciso per consentire i controlli dei tecnici della Protezione civile. Non è escluso un ulteriore slittamento, oggi l’incontro con il comitato genitori. A Montorio in aula da venerdì 11. Nelle superiori di Giulianova e Castelli si ricomincia mercoledì

TERAMO La riapertura delle scuole nel capoluogo slitta a giovedì 10. E' quanto hanno concordato ieri mattina il sindaco Maurizio Brucchi e il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino alla luce degli accertamenti ancora in corso sugli edifici scolastici. Solo quelli di proprietà comunale sono 32, tra asili nido, materne ed elementari, alle quali si aggiungono le superiori, di competenza dell'amministrazione provinciale, e le squadre guidate dai due tecnici della Direzione comando (Dicomac) della Protezione civile al lavoro da mercoledì per sopralluoghi più approfonditi non riusciranno a completare i controlli entro domani. Per questo, dunque, Brucchi e Di Sabatino hanno rotto gli indugi prolungando di tre giorni la sospensione delle attività didattiche che, in base a precedenti disposizioni, sarebbero riprese lunedì. I primi accertamenti successivi alla violenta scossa di domenica hanno già determinato la parziale inagibilità degli istituti tecnici "Forti" e "Pascal", dove 28 aule sono risultate inutilizzabili, e lo sgombero del dormitorio del Convitto che si trova al terzo piano dell'edificio di piazza Dante in cui è ospitato anche il liceo classico. Il bilancio dei danni è risultato meno preoccupante per le scuole di proprietà del Comune dichiarate tutte agibili. Gli approfondimenti da parte dei tecnici della Protezione civile nazionale, sollecitati nei giorni scorsi sia da Brucchi che da Di Sabatino, potrebbero far emergere situazioni diverse in peggio e comunque rappresentano un elemento di chiarezza in più riguardo alle condizioni degli edifici scolastici cittadini. «Con gli ulteriori accertamenti avremo realizzato un doppio livello di controlli», spiega il sindaco, «che fornirà una maggiore garanzia per la sicurezza dei nostri figli». Resta comunque fissato per oggi a mezzogiorno, nella sala consiliare del municipio, l'incontro di Brucchi, Di Sabatino e i consiglieri di entrambi gli enti interessati con i genitori del comitato civico costituito dopo il terremoto del 24 agosto e che insisiste per l'adozione di misure finalizzate a ridurre i rischi per l'incolumità degli studenti. Mamme e papà, che mercoledì pomeriggio si sono ritrovati al parco fluviale per un'assemblea spontanea a cui è seguito un primo colloquio con i sindaco, hanno anticipato che non intendono far rientrare in classe i loro figli con le scuole nelle condizioni attuali. Non è affatto scontato, peraltro, che il blocco forzato delle lezioni termini a metà della prossima settimana. Saranno determinanti il resoconto dei tecnici della Direzione centrale della Protezione civile e le valutazioni che emergeranno dalla riunione di stamattina.

A Montorio in aula da venerdì 11. Nelle superiori di Giulianova e Castelli si ricomincia mercoledì

TERAMO La situazione delle scuole sul territorio provinciale varia a seconda della gravità dell'emergenza provocata dal terremoto. A Montorio il sindaco Gianni Di Centa ha disposto il prolugamento delle vacanze forzate fino a giovedì, per cui al momento si tornerà tra i banchi venerdì. Per gli istituti superiori di competenza della Provincia il presidente Renzo Di Sabatino ha chiesto ai primi cittadini di Castelli e Giulianova di prorogare le chiusure fino a martedì 8 per consentire il completamento dei lavori di adeguamento in corso. Non risultano problemi, invece, per gli edifici scolastici di competenza della Provincia in Val Vibrata, dove i sindaci decideranno entro oggi la data di ripresa delle attività didattiche. Ad Atri è stata accertata l’agibilità degli istituti superiori, per cui le lezioni dovrebbero ripartire da lunedì. Interventi di riparazione per "danni su elementi non strutturali" sono in corso in sette scuole superiori di Teramo (Pascal, Forti, Di Poppa-Rozzi, Ipsia, Iti, artisitico e convitto) e cinque della provincia (Grue di Castelli, Cerulli, Pagliaccetti, Crocetti e Curie di Giulianova). Di Sabatino si rivolge alle famiglie e agli studenti in una nota nella quale precisa che «riapriamo scuole dichiarate agibili da tecnici qualificati, la partita della vulnerabilità sismica è un'altra cosa: con il contributo del governo, che anche negli ultimi decreti sta affrontando con le dovute misure finanziarie e amministrative, il problema della sicurezza, siamo già al lavoro per programmare interventi e quantificare risorse che saranno ingenti visto che la maggior parte del nostro patrimonio scolastico va adeguato sismicamente così come la maggior parte delle case dove viviamo». Di Sabatino evidenzia che l'ente dispone dei «due terzi di quello che ricaveremo dalla vendita della caserma dei carabinieri di Teramo, circa quattro milioni di euro: per il resto dei finanziamenti aspettiamo risposte che sono certo arriveranno». E' questo l'obiettivo indicato dal presidente. «Dobbiamo lavorare insieme, anche con dirigenti scolastici, genitori e studenti, in piena trasparenza», conclude, «otterremo risultati migliori e in minor tempo».(

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