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Data: 05/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Arrivano i container, controlli sprint. I sindaci del teramano: «Fate presto»

L'AQUILA Da ieri anche l'Abruzzo ha lo strumento normativo per accelerare le verifiche post terremoto e cercare di velocizzare il rientro nelle abitazioni, dove possibile. Il decreto varato dal Governo per affrontare l'emergenza sismica tutt'ora in corso, per dirla con il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, è «una prima importante risposta alla quantità di richieste di verifica». Un passaggio nodale, non di poco conto, vista la dimensione del problema: 106 comuni abruzzesi coinvolti, quasi 12 mila sopralluoghi richiesti, molti dei quali da ripetere perché fissati prima della grande scossa di Norcia della scorsa domenica. «Trovo il decreto dice D'Alfonso - un ulteriore lavoro a favore del territorio in cui non vedo ossequi alle procedure o alla burocrazia. Riemerge quanto già fatto a quattro mani tra territorio e palazzo Chigi. Mi convince molto lo sforzo immane per semplificare, rendere veloce ed evitare liturgie. Con le ordinanze di riferimento continueremo il lavoro di ulteriore adesività al territorio».
LE MISURE
Per quanto riguarda l'assistenza alla popolazione la Protezione civile, «con procedure rapide e trasparenti», è messa nelle condizioni di acquisire i container e, di concerto con i Comuni, individuare le aree dove installarli. Sulla messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati potranno operare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. All'Anas, invece, viene demandato l'onere di intervenire per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali. Per quanto concerne la scuola, il testo prevede anche misure urgenti per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: si va dalla composizione delle classi all'assegnazione del personale docente. Per le attività produttive, invece, stanziati dieci milioni di euro per i settori del latte, della carne bovina, ovicaprini e suinicoli.
LE RISPOSTE
In questa fase, però, le risposte più importanti arrivano probabilmente dalla velocizzazione delle procedure. Il decreto dà l'ok per l'assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo, fino ad un massimo di trecentocinquanta unità. Previsto anche il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione. Il rientro degli sfollati nelle abitazioni con danni lievi (ovvero quelle che necessitano solo di interventi rapidi) verrà agevolato dal fatto che ai proprietari basterà presentare apposito progetto firmato da un qualsiasi professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno.
Una misura che rappresenta una vera e propria svolta, basti pensare alla difficoltà, per le municipalità, di soddisfare le migliaia di richieste per la carenza di tecnici abilitati. Rimosso il vincolo che permetteva soltanto ai tecnici con l'abilitazione di agibilitatori - quelli della Regione Abruzzo sono in tutto un quindicina, già impegnati a tempo pieno nei sopralluoghi - di effettuare le verifiche. Infine la Regione ha approvato gli schemi di convenzione proposti dalla Regione Umbria per i Mapre (moduli abitativi provvisori rurali) e dalla Regione Lazio per i moduli stalle. A giorni gli imprenditori agricoli aventi diritto saranno contattati dai tecnici della Protezione Civile regionale abruzzese per le modalità operative per la collocazione delle strutture. «E' un primo traguardo che tranquillizza gli operatori di un settore vitale dell'economia abruzzese» dice l'assessore alle politiche agricole Dino Pepe.

I sindaci del teramano: «Fate presto»

TERAMO Il teramano colpito dal sisma invita ad accelerare i tempi dell'applicazione del decreto approvato dal Consiglio dei ministri. «Bisogna far presto» mette fretta il sindaco di Valle Castellana, Vincenzo Esposito, alle prese coi suoi allevatori che premono per gli aiuti, visti i danni riportati dalle stalle. «Le nostre frazioni, come Pietralta, si trovano a mille metri di altitudine e in questo caso bisogna essere celeri, molto celeri per battere il freddo» ricorda Esposito che dice di essere ancora in attesa delle tensostrutture e dei container promessi nell'ultimo incontro di venti giorni fa con il governatore. Ora con il nuovo decreto la Protezione civile potrà acquistare i container con procedure rapide e trasparenti sulla base delle indicazioni dei Comuni. Corsia preferenziale anche per chi vuole tornare ad abitare casa lievemente danneggiata, è sufficiente la presentazione di un progetto firmato da un professionista. «Molto importante respira il sindaco di Cortino, Gabriele Minosse in questo modo mettiamo un freno allo spopolamento immediato; io in piazza avevo un alimentari il cui proprietario è scappato con l'intensificarsi delle scosse, se mancano questi poli aggregatori è la fine per noi».
VIABILITÀ
All'Anas il compito, invece, di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi. Inoltre, per riuscire a gestire la mole di procedimenti che i Comuni si trovano a dover attivare - difatti la protesta dei sindaci teramani verte molto sulla pochezza dei numeri di certificatori di danno e quindi di sopralluoghi - il decreto autorizza l'assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta. Ma Minosse pone l'accento anche sulle seconde case che in montagna assumono un valore molto importante dal punto di vista socio-economico: sono quelle di chi, tornando in questi centri, alimenta il pil locale e l'aggregazione: «L'aiuto del contributo statale per le riparazioni dovrebbe essere esteso a tutti i comuni che hanno subito danni e al 100%». A spiegare il nuovo decreto ai sindaci del Teramano è intervenuto ieri pomeriggio il governatore Luciano D'Alfonso che a Mosciano ha illustrato i passaggi più pregnanti. La Camera di Commercio di Teramo, per bocca del suo vice-presidente Gloriano Lanciotti, fa sapere che assicurerà ai suoi 16 comuni coinvolti nel sisma, «per un numero di 4 mila attività produttive e 8 mila occupati, tre milioni di euro attraverso un fondo che vedrà crescere col passare del tempo l'ammontare della somma».

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