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Data: 08/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, servizio a rischio: per salvare i conti 12mila in ferie forzate

Per provare a contenere i numeri di un bilancio che, anche nel 2016, segnerà perdite per decine di milioni di euro, l'Atac è costretta a mettere in ferie forzate i suoi quasi 12mila dipendenti. La più grande partecipata del Trasporto pubblico d'Italia, guidata dal grillino Manuel Fantasia, ieri ha diramato un ordine di servizio con cui viene imposto ai lavoratori di programmare lo smaltimento dei giorni di riposo arretrati entro la fine dell'anno. Possibilità di deroghe? «Nessuna». Con una domanda, non proprio secondaria, che ieri circolava insistentemente nel deposito della metro a Osteria del Curato - ma anche in tutte le rimesse dei bus, da Tor Pagnotta a Grottarossa: «Nella cabina di guida, a questo punto, chi monta?». Perché ci sono conducenti che, a furia di straordinari, negli anni hanno accumulato anche 120 giorni di ferie non godute.

LA VORAGINE Gli ultimi report aziendali parlano di «237mila giorni» da smaltire, soprattutto tra gli autisti dei bus e i macchinisti della metropolitana. Va detto che il servizio, negli ultimi mesi, si è ridotto drasticamente, da quando a settembre l'Atac ha calato la mannaia su quasi 3mila corse per portare avanti quell'«operazione trasparenza» chiesta dalla nuova giunta M5S. Insomma, se bisogna trovare un momento per mettere in ferie forzate i dipendenti, questo è il migliore disponibile.
Una cosa è certa: a meno di due mesi dalla fine dall'anno, bisogna provare a circoscrivere il più possibile un passivo che anche nel 2016 sarà pesantissimo (dopo i 70 milioni di perdite del 2015 e i 140 milioni del 2014). Si prova quindi a ridurre la voce dei «debiti verso il personale», che comprende le «competenze riguardanti la parte variabile della retribuzione» e soprattutto «le ferie maturate e non godute». Un buco che ha pesato nell'ultimo esercizio per oltre 33milioni di euro.
Ecco perché la circolare firmata ieri da Fantasia non lascia molti margini di manovra: «Tutta la spettanza ferie dovrà essere fruita entro il 31 dicembre 2016, senza alcuna possibilità di proroga», si legge nel documento. «Per dare un deciso impulso allo smaltimento del saldo pregresso - si legge ancora - tutto il personale che avesse ferie residue relative agli anni precedenti, compatibilmente con le esigenze di servizio, è tenuto alla fruizione entro il 31 dicembre 2016 di un quantitativo minimo di 10 giorni e di ulteriori 10 giorni entro e non oltre il 31 marzo 2017».

I DISSERVIZI L'operazione partirà subito: «Dato il ridotto tempo a disposizione, il programma dovrà avere attuazione immediata», conclude l'ordine di servizio. Nonostante la riduzione sensibile delle corse, potrebbero esserci disagi. Secondo Claudio De Francesco, segretario della Faisa Confail Lazio, «considerato che ogni dipendente, tra autisti e macchinisti, ha in media 30 giorni di ferie arretrate, c'è il forte rischio che il servizio ne risenta pesantemente».

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