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Pescara, 25/07/2024
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Data: 08/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Si sblocca il Piano portuale via all’apertura della diga. La commissione Infrastrutture della Regione vara il documento atteso da 10 anni

PESCARA Il nuovo Piano regolatore portuale, ossia il documento contenente il progetto del nuovo scalo marittimo, è vicinissimo al traguardo dopo dieci anni di attesa. L’iter era partito con l’allora sottosegretario pescarese Nino Sospiri. Ieri la commissione Infrastrutture della Regione lo ha approvato. Ora manca l’ultimo passaggio, che è il via libera del consiglio regionale. La seduta per esaminare il documento era prevista per oggi, ma l’amministrazione regionale, su richiesta dei 5 Stelle, ha concesso qualche giorno in più per consentire un esame più approfondito del documento. Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, comunque, ha definito la giornata di ieri «una pagina fondamentale per il patrimonio infrastrutturale di Pescara e dell’Abruzzo». In effetti, dopo una lunghissima attesa, si può finalmente cominciare a parlare dell’avvio dei primi lavori. Il primo intervento in programma è lo sfondamento della diga foranea, l’opera considerata la principale responsabile dell’inquinamento del mare di Pescara. I tecnici, infatti, hanno sempre sostenuto la tesi che la diga fa da tappo al normale deflusso del fiume, con la conseguenza che l’acqua inquinata, anziché sfociare al largo, finisce lungo la riviera nord. Per questo, lo sfondamento della diga è indicato come l’intervento prioritario. L’appalto è stato già aggiudicato, ma per poter dare il via ai lavori si attendeva la conclusione dell’iter del Piano regolatore portuale. La Regione ha già stanziato 3,5 milioni di euro per effettuare i lavori, ma, secondo quanto ha spiegato ieri il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, prima di aprire il cantiere sarà necessaria la Valutazione di impatto ambientale nazionale. Per l’avvio dei lavori, molto probabilmente, si dovrà aspettare qualche mese, ma il tutto si dovrebbe svolgere prima della prossima estate. Con il Piano portuale, come ha fatto presente il vice sindaco Enzo Del Vecchio, si potranno avviare anche altre opere fondamentali. «Nel Masterplan della Regione», ha affermato, «ci sono 15 milioni per la progettazione e la realizzazione del prolungamento dei due moli guardiani oltre la diga foranea». In pratica, il primo passo per la realizzazione di un nuovo porto. Ieri, è stata una giornata importante, ma la svolta c’è stata nelle settimane scorse, quando il comandante della Capitaneria di porto Enrico Moretti ha scritto una lettera al Consiglio superiore dei lavori pubblici a Roma, facendo presente che era scaduto il termine per l’esame del Piano ed era scattato il silenzio assenso.

Duro il giudizio espresso dal Movimento 5 Stelle dopo il varo in commissione del Piano regolatore portuale. «Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso», si legge in una nota dei consiglieri regionali 5 Stelle, «questa mattina (ieri, ndr) ha inflitto un duro colpo agli armatori pescaresi e con loro anche a tutta la città adriatica. Se non si farà un passo in un’altra direzione, la zona del porto di Pescara sarà deturpata da colate di cemento e dall’allontanamento dei pescatori della golena a causa del nuovo Piano regolatore portuale. Il documento di giunta è stato approvato dalla commissione della Regione, con una forzatura del regolamento, in barba alle più elementari norme democratiche».di Andrea Bene w

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