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Pescara, 25/07/2024
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Data: 09/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Trasporto pubblico e disservizi - Tua lascia a piedi studenti e pendolari

Sulmona. Gli autobus della Tua, la nuova compagnia regionale del trasporto pubblico, non passa e i tanti ragazzi che devono andare a scuola, o i pendolari che devono raggiungere il capoluogo di regione, restano a piedi. E' successo durante tutta la giornata di ieri e il disagio per la mancanza delle corse, continuerà anche per i prossimi giorni. Almeno fino a quando, fanno sapere gli autisti, «l'azienda non si deciderà a parlare con noi e a garantirci una nuova turnazione». A sentire gli autisti, infatti, tutti i problemi nascerebbero dal fatto che le ore di straordinario cui sono costretti, da tempo, ormai, «sono state superate senza che, chi di competenza, risolva il problema. Pertanto- dicono dalla sede Tua di Sulmona- abbiamo deciso di lavorare solo nelle ore che ci sono realmente riconosciute. Sono mesi, ormai, che chiediamo un incontro all'azienda ma nessuno ci risponde».
Da sei mesi a questa parte, una volta al mese, raccontano gli autisti, sulla scrivania della direzione centrale della Società Unica Abruzzese di Trasporto, «arrivano le lettere con cui chiediamo di incontrare i vertici dell'azienda per chiedere, almeno, 5 autisti in più in grado di garantire la copertura di tutti i turni e, di conseguenza, tutte le corse. Alle nostre richieste, però, segue solo il silenzio. Avremmo voluto evitare i disagi quotidiani alle tante famiglie che ogni giorno usufruiscono di questo servizio, ma non abbiamo potuto fare altrimenti».
Così, come già successo ieri mattina, «e verosimilmente nei prossimi cinque giorni», dicono gli autisti, salteranno ben sette corse: quattro da Pacentro, (anche quella che accompagna i bambini che devono andare a scuola a Popoli dopo la chiusura dell'istituto scolastico di Pacentro, appunto, a causa della inagibilità della scuola); una per l'Aquila e due corse, cosiddette bis, tra Popoli e Roccacasale. Così si sono creati non pochi disagi. In tanti, loro malgrado, hanno dovuto utilizzare un mezzo proprio non senza arrivare in ritardo sul posto di lavoro o a scuola.
LE PROTESTE
Gli autisti, hanno provato a spiegare le loro ragioni ma il malcontento dei pendolari ha preso il sopravvento. «Abbiamo dovuto arrangiarci e, probabilmente, dovremo continuare a farlo per i prossimi giorni lamentano i pendolari -. Ci auguriamo che si trovi presto una soluzione perché per noi, la mancata partenza delle corse, è davvero un problema». «Sono mesi- concludono gli autisti che chiediamo un incontro. Adesso è arrivato il momento di discutere e di dare risposte a noi e all'utenza. Altrimenti? Saremo costretti ad astenerci ad oltranza».

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