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Data: 09/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Le vecchie stazioni torneranno in vita

Insieme, per rigenerare le quattro vecchie stazioni ferroviarie esistenti sulla Costa dei Trabocchi e, quindi, sulla futura pista ciclabile. L'accordo di programma, tra i Comuni di Torino di Sangro, Fossacesia, San Vito e Vasto, è stato discusso ieri, in municipio, a Torino di Sangro, dove è stato presentato anche lo studio di fattibilità. Il progetto, da 6 milioni 700 mila euro complessivi, si chiama Sat Stazioni per l'accoglienza turistica e ha lo scopo di riqualificare quei luoghi che, per oltre un secolo, sono stati punti di partenza e di arrivo per treni e passeggeri. «Un lavoro necessario e fondamentale viene spiegato durante l'incontro che va a completare la nascitura Via Verde e a fornirla di servizi per quanti, percorrendola, vorranno fruire e godere appieno delle bellezze del litorale. In primo piano recupero, valorizzazione, sostenibilità e salvaguardia dell'identità dei territori». Al momento le stazioni - considerate una sorta di cerniera tra la zona marina e centri storici, paesi dell'interno e città - sono ancora di proprietà delle Ferrovie dello Stato; i Comuni le hanno in comodato d'uso, con opzione di riscatto. Per la loro acquisizione - dai primi calcoli effettuati - occorreranno circa un milione 925 mila euro.
LE CIFRE
Gli edifici sono attualmente in condizioni di inutilizzabilità, perché nell'abbandono e nel degrado, anche strutturale: per la loro risistemazione occorrono 3milioni 387mila euro. Gli elaborati illustrati nascono dalle idee di un pool di tecnici, coordinato dall'ingegner Italo Bona e formato da Luciano De Nardellis, Alessandro Cipressi, Mimma Colanzi, Nicola Ranalli e Antonella Rossetti. Infopoint, centri di accoglienza turistico-sportiva, bar e ristorazione, aree culturali e di relax, palestre a cielo aperto, piccoli mercati ittici, centri di documentazione, albergabici, officine per biciclette, sale espositive, locali per il co-working, spazi aggregativi, biblioteche: queste, in linea di massima, le attività pensate per i quattro fabbricati, davvero ampi: 550 metri quadrati per Fossacesia; 852,65 per San Vito; 689,70 per Torino di Sangro; 782 per Vasto, per un totale di 2.874,45 metri quadrati. «Le destinazioni degli immobili sono indicative: esse saranno esaminate caso per caso, tenendo conto delle esigenze di ogni singola realtà». Attorno al tavolo i sindaci Silvana Priori (Torino di Sangro) ed Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia) e i vice sindaci Lorenzo Staniscia (San Vito) e Paola Cianci (Vasto). «E' l'inizio di un complesso iter afferma il sindaco Priori -. Ma da qui si parte per costruire il futuro di questo splendido territorio. Per assicurargli opportunità di sviluppo e di occupazione».

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