L'AQUILA Fibrillazioni politiche crescenti all'interno della maggioranza; scontro al vetriolo con il Movimento Cinque stelle sul provvedimento, presentato d'intesa centrodestra-centrosinistra, che finanzia cultura e ricerca. E' stata una giornata di tensione quella di ieri a palazzo dell'Emiciclo. I dissidenti (Andrea Gerosolimo, Mario Olivieri e Donato Di Matteo) oggi espliciteranno ulteriormente la loro posizione critica nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Pescara. Nella giornata di ieri c'è stato un incontro interlocutorio con il governatore Luciano D'Alfonso. Andrea Gerosolimo ha chiarito, a margine del Consiglio regionale, l'ambito dell'azione: «Abbiamo posto una questione al presidente, puramente programmatica. Presenteremo una piattaforma di temi su cui chiederemo l'attenzione di tutta la maggioranza: sanità, aree interne, montagna, turismo, cultura. Credo e sono convinto che il presidente vorrà seguire i nostri consigli. C'è una questione anche sul metodo, posta un anno fa, sulla quale torniamo: servono collegialità, condivisione, partecipazione. Mozioni di sfiducia? Non è all'ordine del giorno. Abbiamo sollevato la questione presidente del Consiglio perché in alcuni casi c'è stata una conduzione dei lavori non al massimo».

LA MAGGIORANZA «Sono convinto ha detto il consigliere del Pd Camillo D'Alessandro - che prevalga la necessità di entrare nel merito di ogni questione che viene posta, partendo dai programmi e dalle cose da fare, che sono le uniche che interessano ai cittadini. Il presidente D'Alfonso non solo ha esperienza per governare, ma anche per trovare soluzioni ampie, capaci di coinvolgere tutti».

I FONDI Scontro al vetriolo, invece, sui fondi destinati a ricerca e cultura. Il provvedimento si è arenato in commissione per l'opposizione, ferma, dei Cinque Stelle, che hanno chiesto i necessari pareri finanziari. «Oltre 2 milioni di euro hanno denunciato i grillini - di finanziamenti a pioggia e senza criterio a comuni, associazioni e fondazioni, inseriti in un emendamento intruso alla legge sui Centri di ricerca del settore agricolo. Non c'è mai limite al peggio: ancora una volta l'arroganza porta la maggioranza a pensare di poter fare cosa propria della cosa pubblica, a pensare di di poter fare ciò che vuole con i soldi dei cittadini» hanno detto Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Riccardo Mercante e Gianluca Ranieri. Piccata la replica di Mauro Febbo, Forza Italia: «Parlando a sproposito di regalie, il collega Pettinari dimostra ancora una volta di non avere il senso della realtà e delle problematiche della nostra regione nonostante provi a nascondersi dietro il solito populismo. Per Pettinari, sbloccare i fondi per i Centri di ricerca spiega Febbo - e stanziare risorse per istituzioni quali il Marrucino il Chieti o il Fenaroli di Lanciano o per sostenere eventi come Mastro Giurato e Perdonanza sono semplici regalie' confermando di non comprendere l'importanza che ricoprono cultura e ricerca per la nostra regione».