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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Di nuovo in classe da lunedì a Teramo. Riapertura tra disagi e trasferimenti: è inagibile anche la materna di Villa Ripa. Subito nuove sedi per gli alunni delle scuole dell’infanzia, serve più tempo per sistemare la Molinari

TERAMO Salgono a quattro le scuole compromesse dal terremoto. All'esito delle verifiche da parte dei tecnici della Protezione civile nazionale è stata dichiarata inagibile la materna di Villa Ripa. Nelle prossime ore, dunque, il sindaco Maurizio Brucchi dovrà trovare una collocazione alternativa ai 25 alunni sfrattati dal sisma. Il loro destino sarà accomunato a quello degli studenti della media Savini, dell'elementare e materna San Giuseppe e della materna di via Tevere già messe fuori gioco dalla violenta scossa del 30 ottobre. I controlli dei tecnici sulle 31 scuole comunali si concluderanno oggi. All'appello manca solo la "Risorgimento", ma questo non modifica i piani per la ripresa delle lezioni. Dopo vari ripensamenti ieri Brucchi ha firmato l'ordinanza che fissa a lunedì il rientro in classe. Da questa mattina il provvedimento di chiusura viene trasformato in sospensione dell'attività didattica, in modo da consentire l'accesso negli immobili al personale incaricato di pulire le aule e predisporre il riavvio delle attività. Lunedì torneranno a scuola anche gli alunni delle materne di via Tevere e San Giuseppe. I primi andranno alla D'Alessandro, gli altri saranno accolti nell'asilo nido di via Diaz. Questa struttura, sebbene risultata agibile, è rimasta libera dopo la decisione del Comune di trasferire i bimbi ai pianterreni degli immobili di Piano solare, Gammarana e Colleatterrato, accogliendo la richiesta delle insegnanti preoccupate da una eventuale evacuazione dei piccoli. Dovranno aspettare ancora qualche giorno, invece, gli studenti della Savini e dell'elementare San Giuseppe per i quali sono in allestimento i locali della Molinari. Non ci sono sorprese per gli istituti superiori di competenza della Provincia. I tecnici della Protezione civile finora hanno confermato le valutazioni già fatte nei giorni scorsi dall'ente. Sono state confermate le parziali inagibilità del "Pascal" e del "Comi", ma le verifiche che hanno interessato anche il liceo classico-convitto "Delfico" e il "Milli" non hanno fatto emergere danni strutturali. Per i lavori necessari, comunque, la Provincia ha già incaricato le ditte che entro il fine settimana sistemeranno le parti danneggiate. Il resoconto della situazione è stato presentato ieri mattina dal presidente Renzo Di Sabatino nel corso di un incontro con i dirigenti degli istituti superiori al quale ha partecipato anche il consigliere delegato Graziano Ciapanna. Non appena i dati saranno completi l'amministrazione provinciale li consegnerà ai presidi e li pubblicherà anche sul sito internet dell'ente. Durante la riunione si è parlato anche della programmazione relativa alla valutazione e al consolidamento antisismico delle scuole superiori. «La prossima settimana stipuleremo il contratto di vendita della caserma dei carabinieri», ha spiegato Di Sabatino, «e la parte del ricavato non vincolata per legge, circa quattro milioni di euro, la destineremo ad affrontare questo nodo irrisolto da un decennio». I fondi della Provincia non saranno comunque sufficienti a realizzare gli interventi necessari. «Confidiamo nel piano scuole del governo, che mi auguro sia adeguato alle necessità di tutte le strutture», ha concluso il presidente, «non è un processo a breve termine ma lo abbiamo messo in moto».

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