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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/11/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Renzi: mille persone al corteo in rivolta. Lui: ''Mi contestano dal primo giorno''

PESCARA - Un migliaio di persone ha partecipato alla contro-manifestazione contro le politiche del governo nazionale promossa a Pescara da associazioni e comitati in concomitanza con le iniziative a cui ha partecipato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Un lunghissimo e rumoroso corteo ha sfilato per le vie del centro della città, tra fischi, striscioni, cori e slogan.

Gli attivisti hanno criticato i manifesti "abusivi" per il "Sì" apparsi a Pescara prima della visita del presidente del Consiglio e hanno continuato a contestare la circolare dell'ufficio scolastico regionale che invitava le scuole a partecipare all'iniziativa con Renzi al teatro Circus.

"Non andiamo a fare la claque a Renzi - hanno affermato i rivoltosi a gran voce - non siamo i lacchè di nessuno".

E ancora: "Siamo tutti antifascisti". Hanno aderito decine di soggetti, tra cui Movimento 5 stelle, Rifondazione comunista e Forum H2o, oltre ad associazioni, comitati e semplici cittadini.

LA REPLICA: ''CON INTERNET E' FACILE...''

Il clima di contestazione non ha scomposto il premier. Quando gli hanno chiesto se sia finita la "luna di miele"con il Paese dopo due anni di governo, il premier ha risposto telegrafico: "Mai iniziata".

Lo scambio di battute è avvenuto, in particolare, sul palco del Festival delle letterature dell'Adriatico.

Renzi ha ricordato che, per quanto riguarda le contestazioni, "sono stato nominato premier il 22 febbraio del 2014 e due giorni dopo sono andato a Treviso dove ho trovato un centinaio di contestatori".

"Ma sapete come funziona, uno mette su Internet una foto dall'alto dei contestatori che magari sono 1.000 o 100, e il gioco è fatto - ha aggiunto - Il giorno dopo sui giornali c'è 'contestato Renzi'".

L'intervistatore Luca Sofri ha insistito, chiedendogli se ci sia un calo di consensi: "Il nostro consenso è messo in discussione, ma ricordo che si diceva la stessa cosa alla vigilia delle Europee, quando si parlava di un testa a testa tra Pd e M5S: poi è finita 40-20".

"So che ho utilizzato quel consenso per rompere simpaticamente le scatole alla Ue e per fare tante leggi utili al Paese", ha assicurato.

''BASTA CON L'AUSTERITA' DEGLI ALGORITMI UE''

L'Europa non può essere "basata su un'austerità decisa da algoritmi fatti da burocrati comunitari".

Così il premier, Matteo Renzi, intervenendo a Pescara ad uno degli eventi previsti per la sua visita ricordando che nel marzo del prossimo anno, a Roma, è in programma il sessantesimo anniversario dell'Unione Europea.

Renzi ha sottolineato che in quella sede "sarà riaffermato il principio che l'Europa non può essere un'accozzaglia di egoismi ma un contesto di paesi uniti e solidali".

"Il problema di Ryanair lo abbiamo risolto perché se non consentiamo alla rete degli aeroporti cosiddetti minori di sopravvivere stiamo condannando il territorio al declino", ha poi detto a proposito della decisione del governo di bloccare gli aumenti sulla tassa d'imbarco dopo la decisione di Ryanair di dare l'addio ad alcuni scali, tra cui quello abruzzese.

L'Italia può tornare a "essere protagonista anche sulla scena internazionale se smettiamo di litigare e poniamo fine alle divisioni interne guardando avanti con speranza", ha continuato Renzi sui temi nazionali.

"Dopo il terremoto vogliamo ricostruire tutto perché pensiamo che nei luoghi feriti non c'è solo una pietra - ha affermato invece sul sisma - ogni pietra rappresenta persone e un pezzo dell'identità del Paese".

Secondo il primo ministro, "l'unico modo per far smettere la fuga dei cervelli non è creare lavoro finto in Italia, ma creare delle intelligenze, dei luoghi di condivisione e diffusione del sapere a cui le aziende possano collegare una serie di investimenti che creano occupazione. Non c'è altra soluzione".

Renzi ha sottolineto il "ruolo fondamentale delle università" perché "è il capitale umano che farà la differenza nei prossimi anni".

L'ARRIVO: ''FELICE DI ESSERE QUI''
"Felicissimo di essere a Pescara e in Abruzzo". Così il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi appena giunto nella città adriatica.

"Sono contento anche di aver trovato don Emilio", ha aggiunto, salutando il sacerdote pescarese conosciuto ai tempi degli scout.

Ad attenderlo il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, il presidente di Confindustria, Agostino Ballone, le istituzioni locali, i parlamentari abruzzesi e gli imprenditori della regione con cui Renzi ha pranzato in un ristorante del porto turistico.

Concluso l'incontro con il tessuto produttivo regionale, Renzi si è spostato a Spoltore (Pescara) per l'inaugurazione di una scuola media antisismica.

Poi due eventi all'Aurum di Pescara, uno per il taglio del nastro del villaggio della Comunicazione e l'altro per la sottoscrizione degli interventi del Masterplan. Alle 18 al Teatro Circus per il Festival delle letterature dell'Adriatico.

Alle 20 l'incontro pubblico 'La riforma costituzionale che serve al futuro del Paese' a Palazzo di città.

"Il presidente mi ha chiesto come andava l'attività e io gli ho risposto 'ce la cavicchiamo'. Gli volevo offrire il caffè, ma non c'è stato verso: ha voluto per forza pagare".

Così Lucio Mammarella, uno dei dipendenti dell'Osteria, il locale di fronte all'Aurum dove il premier, in un fuori programma, ha consumato un caffè dopo essere sceso dall'auto.

Il dipendente non ha voluto rivelare quale sia la sua posizione sul referendum del prossimo 4 dicembre.

Nel bar due donne salutate del premier, hanno sottolineato che "è un personaggio alla mano, ti guarda negli occhi, si è avvicinato e ci ha salutato, crediamo nei giovani, speriamo faccia il bene dell'Italia".

Poi, Renzi, accompagnato dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, si è fermato a parlare con alcuni dei cittadini che lo aspettavano fuori all'Aurum.

D'Alfonso ha presentato a Renzi il progettista della riserva naturale Pineta dannunziana che si trova nelle vicinanze dell'Aurum, dove è entrato per partecipare ad uno degli eventi della lunga giornata pescarese.

LA POLEMICA SUGLI STUDENTI CLAQUE
Polemiche intanto per la decisione dell'Ufficio scolastico regionale che ha invitato i dirigenti scolastici a far partecipare gli studenti all'incontro con Renzi delle ore 18 al Circus, rilasciando in cambio un attestato di partecipazione.

"È inaccettabile", dice Saverio Gileno, coordinatore del Collettivo studentesco Pescara. "Gli studenti domani saranno in piazza per dire No a Renzi, alle politiche del Governo ed a questo clima servile nei confronti del Premier", aggiunge.

"Abbiamo deciso di aderire alla manifestazione, delle ore 18.30 da Piazza Sacro Cuore, per opporci a questo governo, per dire No all’alternanza scuola-lavoro sfruttamento al McDonald's - afferma Alex Di Costanzo - . Aderiamo alla manifestazione per dire No a queste politiche regionali, incentrate sulle grandi opere, senza garantire agli studenti quello che è un diritto fondamentale nella nostra società: quello allo studio".

"Un'inaccettabile forzatura che si invitino le scuole a partecipare all'incontro di apertura del Festival delle letterature dell'Adriatico oggi a Pescara, che prevede un'intervista al premier Matteo Renzi. Un'evidente ingerenza visto che siamo in piena campagna elettorale per il referendum costituzionale", tuona il deputato Gianni Melilla (Sinostra Italiana) che al ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca chiede di verificare "responsabilità e motivazioni di tale scelta inqualificabile da parte dell'Ufficio Scolastico regionale abruzzese".

"Il governo cerca disperatamente, in ogni modo, di raggranellare qualche voto, in vista del 4 dicembre, per la sua indegna riforma, anche a costo di utilizzare strutture pubbliche - afferma in un post sul blog di Beppe Grillo il deputato del Movimento cinque stelle Gianluca Vacca - . Nei giorni scorsi, infatti, da un ufficio scolastico regionale dell'Abruzzo è stata inviata una lettera ai responsabili degli istituti della provincia di Pescara, per invitare gli studenti e il corpo docente a partecipare ad un evento che il presidente del Consiglio terrà oggi pomeriggio a Pescara, nell'ambito del festival delle letterature".

"Non solo: si sono anche preoccupati di chiedere massima diffusione della lettera d'invito. Il tutto, nonostante siamo in piena campagna referendaria, usando strutture pubbliche e coinvolgendo indebitamente alunni e professori. Per fortuna il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e noi siamo venuti a conoscenza di questo abuso".

"La cosa grave, inoltre, è che, più che un invito, sembra una vera e propria precettazione, tesi avvalorata dal fatto che, nella suddetta missiva - sottolinea Vacca -, si scrive anche che, ai partecipanti, verrà rilasciato un attestato di presenza. A che titolo è stato fatto tutto ciò? Secondo quale criterio gli uffici scolastici regionali decidono di invitare le scuole ad una manifestazione rispetto ad una altra? Da chi è pervenuto l'ordine di servizio di invitare la missiva ai dirigenti scolastici? Quale valore formale ha l'attestato di presenza che verrà rilasciato e quale soggetto giuridico rilascerà tale attestato? Sono le domande - annuncia l'esponente M5S - contenute nel testo di un'interrogazione che abbiamo indirizzato al ministro dell'Istruzione e che abbiamo presentato oggi. Non sappiamo se sia più grave l'ipotesi in cui il ministro e i suoi collaboratori non fossero a conoscenza della missiva o se, informati, abbiano lasciato correre".

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