ROCCARASO Studenti e lavoratori da due giorni a piedi e al freddo. Dure proteste in Alto Sangro per l’improvviso sciopero degli autisti della società Trasporto unico abruzzese (Tua), che da due giorni non garantisce la corsa di andata delle 7 e quella di ritorno delle 13.30 lungo la tratta Castel di Sangro-Roccararso-Pescocostanzo-Sulmona. Sul piede di guerra soprattutto i genitori degli studenti delle scuole superiori che, in una lettera inviata al governatore regionale Luciano D’Alfonso, hanno denunciato l’accaduto chiedendo l’immediato ripristino del servizio. «La società non ha dato nessun preavviso e gli autisti scioperano da due giorni», scrivono i genitori dei ragazzi, «creando così un notevole disagio alle famiglie che abitano nell’Alto Sangro. A fronte di un abbonamento costato 500 euro non possiamo subire altre spese per provvedere al trasporto dei nostri figli che frequentano le scuole a Sulmona. Chiediamo un immediato intervento a difesa di tutte le famiglie degli studenti dell’Abruzzo montano e abbandonato». Il blocco dei mezzi della Tua (la società al riguardo si riserva di replicare oggi), in realtà non riguarda soltanto l’intero Alto Sangro ma anche diversi comuni della Valle Peligna. Uno sciopero che scaturisce dalla grossa mole di lavoro che gli autisti stanno cercando di tamponare con degli straordinari da circa sei mesi. L’azienda regionale sembrerebbe propensa ad incontrare sindacati e lavoratori per martedì prossimo a Sulmona, ma intanto lo stato di agitazione degli autisti sta mettendo in grosse difficoltà lavoratori e studenti.