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Pescara, 25/07/2024
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Data: 12/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Teramo entra nel cratere ma con esenzioni limitate. Il decreto del governo riconosce l’esclusione dal pagamento di tasse e contributi solo ai cittadini che hanno subìto danni gravi, i risarcimenti ci saranno per tutti

TERAMO C’è anche il capoluogo nell’elenco dei comuni inseriti nel cratere dopo la violenta scossa sismica del 30 ottobre. L’ufficialità è arrivata ieri con la pubblicazione del decreto governativo che inserisce Teramo tra i sei centri della provincia più colpiti e ai quali saranno riconosciute agevolazioni e risarcimenti. Rispetto a Campli, Castelli, Civitella, Torricella e Tossicia, gli altri cinque comuni interessati dal provvedimento, al capoluogo però spetterà qualcosa in meno. Il decreto infatti stabilisce che Teramo, così come Ascoli, Rieti, Macerata e Spoleto, non possono contare su esenzioni fiscali e previdenziali generalizzati. Questi benefici saranno riconosciuti solo «in favore dei soggetti effettivamente danneggiati che comprovino il danno subìto mediante adeguata documentazione». La limitazione è dettata dalle dimensioni e dalla popolosità dei capoluoghi che rende di fatto inapplicabili le misure ririconosciute a tutti i residenti nei centri più piccoli. I teramani potranno comunque contare sul risarcimento completo dei danni provocati agli edifici pubblici e privati, mentre alll’amministrazione cittadina sarà concessa la possibilità di sforare il famigerato “patto di stabilità”, che limita di molto le capacità di spesa, per finanziare gli interventi di riparazione del patrimonio pubblico. Con il decreto emesso ieri dal governo si allunga la lista dei comuni teramani che rientrano nel cratere sismico. I sei nuovi centri della provincia si aggiungono infatti a Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Crognaleto, Cortino e Montorio che erano stati già ricompresi nell’area maggiormente compromessa dalla scossa del 24 agosto. L’inserimento del capoluogo nel cratere è accolto con soddisfazione dal sindaco Maurizio Brucchi . «Non sarebbe stato possibile», sottolinea, «che oltre 50mila abitanti, oltre quelli degli altri centri più grandi, fossero esentati dal pagamento di tasse e contributi». Il provvedimento varato dal governo darà comunque respiro ai cittadini che hanno subìto i danni più pesanti e la certezza del risarcimento a tutti quelli comunque colpiti dall’ultimo violento sisma. Le cifre, aggiornate di giorno in giorno, confermano la pesantezza della situazione. Ieri il sindaco ha firmato altre sei ordinanze di sgombero, per immobili a Colleatterrato, via Duca D'Aosta e via De Albentiis, che hanno interessato diciotto famiglie. Sale a 148 il totale dei nuclei familiari sfollati che hanno scelto il contributo per la cosiddetta “autonoma sistemazione”, mentre sono trentotto quelli che hanno deciso di trasferirsi in hotel. Resta aperto anche il centro di accoglienza notturno allestito al PalaBinchi dopo la scossa di dieci giorni fa. Al momento la struttura ospita ancora quindici persone che non hanno trovato una sistemazione alternativa. Il Centro operativo comunale (tel. 0861.324317), l’ufficio tecnico, l’ufficio Atttività sociali e il Protocollo dell’ente saranno in funzione anche domani.

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