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Pescara, 25/07/2024
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Data: 12/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Strade e porti, le promesse del ministro. Delrio alla Sevel: «Fondavalle, il cantiere dopo giugno 2017». Per completare il tratto mancante sono disponibili 190 milioni. «Gli scali di Ortona e Vasto vanno messi in collegamento col Tirreno. Lo Stato non è un imprenditore, ma aiuta le aziende a creare lavoro»

Strade, porti, aeroporto, ferrovia. Questo il pacchetto mobilità che dovrà far crescere l’Abruzzo e che ieri il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ha illustrato alla Sevel di Atessa, divenuta una logistica programmatica politica. “Ok ci siamo” dirà alla fine il Governatore Luciano D’Alfonso, presenti il vice Giovanni Lolli e il delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro, più 41 sindaci. Primo tassello il completamento dopo 40 anni della Fondovalle Sangro, snodo strategico per l’intero territorio montano e sulla direttrice Tirreno, dove, dal porto di Salerno, la Sevel porta i furgoni Ducato per imbarcarli verso parte degli 83 mercati stranieri. Per completare il tratto mancante di 6 km, tra Gamberale e Civitaluparella, ci sono 190 milioni di euro.
LE PRIORITÀ «L’opera infrastrutturale della ValSangro è per noi molto importante, ammette Delrio. Sarà cantierabile dopo giugno 2017. Tra le altre priorità c’è la connessione dei distretti industriali e turistici. Lo Stato non deve fare l’imprenditore, noi mettiamo in grado le imprese di creare lavoro». Parole che piacciono al direttore Sevel Angelo Coppola che ha spiegato come l’arteria è vitale per la più grande fabbrica di veicoli leggeri d’Europa che produce 1.160 Ducato al giorno e dà lavoro a 6.700 dipendenti, che arrivano a 12.500 con l’indotto. In 35 anni sono 5 milioni i Ducati prodotti. La Fondovalle c’entra molto con l’economia sangrina, che conta altre 73 aziende, visto che giornalmente entrano in Sevel 500 tir per la componentistica e ne escono 215 bisarche carichi di furgoni, a parte 8 treni merci Tua. In linea con le richieste già avanzate dall’ Ad di Fca, Sergio Marchionne, che sul piatto Sevel ha messo 700 milioni di investimenti, Coppola aggiunge «quest’anno supereremo il record storico 2015 di 261 mila Ducato prodotti ». Si parla di 285 mila. D’Alfonso aggiunge: «E’ un’opera che drena a sé investimenti, ma anche turismo. Non si doveva arrivare a oggi. Prima non c’era consapevolezza. Questo è un patto di fiducia con i cittadini. L’immoralità è anche non prendere impegni. La Sevel è una tromba della Val di Sangro al mondo, come lo è la Honda, e per Pescara la Fater». D’Alessandro aggiunge: «Stiamo componendo un puzzle che consente all’Abruzzo di divenire moderna attraverso le infrastrutture», mentre Lolli precisa: «Siamo nel più importate nucleo industriale del Centrosud che è un’immensa ricchezza, dunque le infrastrutture vanno adeguate». Della moderna mobilità parlano anche il presidente di Tua, Luciano D’Amico, e Nicola Mattoscio, presidente di Saga. Entrambi guardano a un Abruzzo con un respiro internazionale nei collegamenti. Treni e aeroporto altri temi cari a Delrio. «I porti di Ortona e Vasto, dice il Ministro, sono una grande realtà. Anche se stanno sull’Adriatico non possiamo spostarli,mavanno messi in collegamento stretto col Tirreno, col porto di Civitavecchia, con cui ha una peculiare vocazione al lavoro. Rafforzeremo queste attività portuali». Poi passa all’aeroporto D’Abruzzo e dice «il problema è stato risolto, quindi dovremo festeggiare. Abbiamo messo gli operatori in condizione di operare al meglio togliendo le tasse. E’ già un risultato straordinario e nessuno ora ha più scuse. Ci sono tanti operatori e la gestione operativa farà le scelte sulle offerte migliori per bene dei cittadini. L’ importante era non discutere su una chiusura. Stiamo parlando di sviluppo e maggiore mobilità per tutti».

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