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Pescara, 25/07/2024
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Data: 13/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrada, Delrio boccia la variante ma promette fondi per la sicurezza

SULMONA La messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, si è resa quanto mai urgente dopo gli ultimi eventi sismici, lo sa bene il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che, l'altro giorno, nella sua visita abruzzese ha annunciato «un intervento imminente e finanziariamente consistente. Diverse centinaia di milioni di euro- ha detto poco prima di entrare al cinema Pacifico di Sulmona dove era atteso per un dibattito sulla sicurezza sismica- che saranno messi in campo in brevissimo tempo». Insomma l'accordo con il concessionario, il Gruppo Toto, sembra essere stato raggiunto, anche se non sembra tanto un accordo, quanto una imposizione. «La messa in sicurezza non prevede varianti- ha aggiunto Delrio- si dovrà intervenire sull'attuale tracciato. Questa è la mia convinzione». Le parole del ministro confermano quanto già detto nella commissione della Camera e nelle sedute parlamentari in risposta a specifiche interrogazioni fatte da Gianluca Vacca ed Ermete Realacci. Per oltre due anni Toto ha proposto e riproposto il suo progetto faraonico, da quasi sei miliardi di euro, senza trovare però sponde a Roma, nonostante la mai celata approvazione del presidente della Regione Luciano D'Alfonso e del consigliere delegato ai Trasporti Camillo D'Alessandro che portò a consegnare proprio a Delrio un parere favorevole espresso da una commissione interdipartimentale.
Il taglio della A24 e della A25, e in particolare l'eliminazione dei caselli di Pratola, Cocullo e Pescina, per risparmiare una ventina di minuti sulla Pescara-Roma, ha trovato però una dura opposizione del mondo ambientalista per l'ipotesi di bucare mezzo Appennino (da Bussi ad Aielli) fino a lambire il cuore delle aree protette, dei sindaci dei territori interessati e all'interno della stessa maggioranza in consiglio regionale, tanto da portare l'Emiciclo ad approvare un documento nel quale si ribadisce la contrarietà alle scorciatoie. Nella sostanza in cambio di un rinnovo ventennale della concessione (che scadrà nel 2030), Strada dei Parchi farà, come imposto dalla legge nella verifica quinquennale del 2013, interventi di messa in sicurezza sismica per una spesa di circa 1,2 miliardi di euro. Allo stesso tempo, sempre in cambio della proroga, si dovrà impegnare a contenere gli aumenti tariffari. Una cosa è certa: così com'è la Strada dei Parchi non può restare. In più punti, specie nei viadotti di Cocullo e Pratola, i pilastri sono scoperti, mostrando ferri ormai arrugginiti e un cemento che si sgretola sotto le intemperie. Un degrado che dovrà essere sanato entro il 2018, nella speranza che nel frattempo non intervengano eventi catastrofici, anche perché le autostrade A24 e A25 restano le uniche vere vie di accesso con il resto del Paese, specie per le vulnerabili zone interne.

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