Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.564



Data: 15/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Strada parco, arrivano i filobus Atac

Un salto sulla sedia. È la reazione avuta, domenica pomeriggio, da parecchi cittadini che assistevano alla trasmissione L'Arena su Rai Uno. Dallo schermo è stato l'ex dirigente Atac Giuseppe Cassino, oggi numero uno dell'azienda di trasporti Tua, ad annunciare l'ipotesi di riciclare a Pescara 10 dei 45 filobus, fermi dal 2009 nei depositi romani per tutta una serie di problemi alla relativa infrastruttura. Filovia che, a detta del direttore di Tua, sarebbe invece pronta a Pescara, dove mancherebbe solo la flotta per fare finalmente della strada parco una metropolitana di superficie. «La fonte finanziaria è la stessa, - ha sottolineato - basterebbe quindi spostare 10 filobus da Roma a Pescara e avremmo risolto il problema». Per lui forse; non certamente per i comitati Strada parco che attraverso i portavoce Ivano Angiolelli e Maurizio Biondi fanno presente che evidentemente l'intenzione è di rifilare «un altro bidone, al posto del fallito Phileas». I filobus fermi a Roma, come testimoniato da più persone, sarebbero ormai vecchi e rovinati. E non è tutto. Anche l'infrastruttura, - su cui già prima di Natale si vorrebbero far sfrecciare i filobus almeno stando a quanto dichiarato dal presidente di Tua D'Amico in una commissione di vigilanza del 28 luglio scorso - sarebbe tutt'altro che pronta.
ACERBO CONTRO D'ALFONSO
«Il tracciato sottolineano Angiolelli e D'Amico - non è idoneo allo stato dell'arte ad accogliere i mezzi su entrambe le corsie di marcia sia dal punto di vista della tenuta strutturale del sottofondo, sia per le dimensioni anguste della carreggiata e dei marciapiedi per lunghi tratti non a norma. Il sedime inoltre è per lunghi tratti inaccessibile alle persone con disabilità». Il quadro, insomma, per i comitati è desolante. Ma anche non chiaro. «Da una parte osservano - il presidente D'Alfonso dice no alla filovia, sì a mezzi moderni dotati di batterie di bordo di ultima generazione, dall'altro però c'è Tua che annuncia che prima di Natale sarà tutto pronto».
In realtà per il presidente di Tua, Luciano D'Amico «non è stata presa nessuna decisione. Non ci sono elementi nuovi». Quella paventata «è solo un'ipotesi». Da parte sua, Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista, si chiede se non si tratti di «un'altra presa in giro di D'Alfonso dopo la prima, quando da sindaco si impegnò a fermare l'appalto al 92° minuto e invece fu proprio il cda di centrosinistra ad aggiudicarlo. Il presidente D'Alfonso in campagna elettorale si era impegnato a fermare il progetto. In realtà non ha fatto finora nulla per fermarlo. Il rallentamento dei lavori è solo conseguenza del fallimento della Balfour Beatty».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it