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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Filobus Atac, l'apertura di D'Amico

Il giorno dopo la notizia che dieci dei 45 filobus fermi dal 2009 nei depositi romani dell'Atac potrebbero arrivare a Pescara e rappresentare quindi l'alternativa alla filovia, che negli anni tanto ha fatto discutere, l'imperativo è frenare. E a frenare è stato proprio il presidente Tua Luciano D'Amico, il quale da subito ha tenuto a precisare che si tratta solo di una ipotesi. Un'ipotesi però, stando alle ultimissime dichiarazioni, seriamente presa in considerazione. «Stiamo vagliando ha detto ieri - una serie di possibilità per costruire un quadro completo di possibili soluzioni da valutare di concerto con la Regione». Tra le diverse ipotesi, l'adozione di mezzi full-electric, ovvero di mezzi bimodali, sia nella versione electric-electric che in quella diesel-electric. «Inoltre ha evidenziato al fine di poter effettuare una sperimentazione che consenta il reperimento di dati concreti circa l'impatto positivo che il progetto avrebbe sulla mobilità cittadina, si sta valutando anche l'ipotesi di acquisire temporaneamente in locazione i filobus al momento inutilizzati da Atac».
Dichiarazioni che hanno fatto nuovamente sobbalzare dalla sedia i comitati Strada Parco, i quali hanno scritto sia a D'Amico che al presidente D'Alfonso, mettendo in evidenza l'inefficacia e fallimento dappertutto dei mezzi bimodali ipotizzati, i problemi riguardanti il tracciato e i marciapiedi tutt'altro che pronti ad accogliere filobus o flotta che sia, i danni ambientali e patrimoniali. E a frenare sull'ipotesi dei filobus romani ieri anche il Comune di Pescara, per conto del vice sindaco Enzo Del Vecchio. «La ritengo ha sottolineato un'ipotesi campata in aria. O comunque se fosse reale, non percorribile. Si voleva un servizio innovativo e non mi pare si possa avere con mezzi decrepiti». L'unica certezza al momento, visto lo stato di totale incertezza, è che filobus o altri mezzi non arriveranno prima di Natale, come era intenzione degli stessi dirigenti Tua. Ma che ne sarà della strada parco nel frattempo? La risposta, dopo anni e anni, è sempre purtroppo la stessa, non si sa ancora. «Aspettiamo dice Del Vecchio la decisione di Regione e Tua sia riguardo ai lavori che alla scelta dei mezzi. Al momento ci sono ancora troppi interrogativi. Occorre dunque chiarezza da parte degli enti interessati». E nel totale marasma, brindano le opposizioni, le quali puntano il dito contro gli amministratori e contro gli stessi comitati anti-filovia. «La vera beffa per il comitato anti-filovia - osserva Berardino Fiorilli dell'associazione Pescara Mi Piace - è che, dopo essersi opposto per oltre dieci anni a un mezzo di trasporto moderno, veloce, con mezzi all'avanguardia, ora dovrà arrendersi a veder passare sotto balconi e finestre i vecchi filobus riciclati dall'Atac».

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