Corsa dell'autobus Sulmona-Avezzano. Ore 6.35. A bordo salgono i Ètanti pendolari che ogni mattina raggiungono il capoluogo marsicano per lavoro. Negli occhi ancora qualche segno del sonno; nelle narici, un effluvio poco piacevole. Così, costretto a fermare l'autobus per il tanfo, l'autista comincia a ispezionare la corriera fino a che, proprio davanti all'ultima fila del pullman la spiacevole sorpresa: delle feci. Erano degli escrementi a rendere l'aria irrespirabile. Così, armato di carta assorbente e di tanta buona volontà, è toccato proprio all'autista ripulire, alla meno peggio, il mezzo sotto gli occhi increduli degli utenti che, di fronte ad un fatto del genere, non hanno perso l'occasione per ribadire tutto il loro disappunto per come sono (non) curati gli autobus del servizio regionale Tua.
«E' una vergogna e l'ultimo episodio eclatante in ordine di tempo, delle feci ritrovate nelle parte posteriore del mezzo, la dicono lunga sulla mancanza di pulizia degli autobus. In generale, le condizioni di pulizia dei mezzi, sono scadenti ma se addirittura c'è la possibilità di scambiare la corriera per un bagno, siamo davvero messi male. Il rischio di infezioni dicono pressoché all'unisono i pendolari stando così le cose, non è un pericolo peregrino e questo ci preoccupa non poco». Sono d'accordo, i pendolari, che la responsabilità di quanto accaduto vada imputata soprattutto a chi ha scambiato il mezzo per una latrina, ma «è anche vero che la società sembra poco interessata a quanto accade perché sono tanti i problemi dei mezzi pubblici regionali. Vogliamo parlare delle volte in cui si è costretti a chiamare mezzi sostitutivi, sull'autostrada, perché la corriera si ferma? O ancora del fatto che qualche mezzo arranca, soprattutto nella tratta vicino a Cocullo, perché troppo vecchio? Prima o dopo- ironizza qualcuno- ci toccherà scendere e spingere la corriera per riuscire ad arrivare in orario a lavoro».