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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Castricone: il vice sindaco tragga le conclusioni e si dimetta. Questa vicenda nuoce all’immagine del partito e certifica l’inadeguatezza del vice sindaco. D’Incecco: no, resti al suo posto. Opposizione all’attacco, Acerbo (Rifondazione) e Marcozzi (M5S): se ne vada

PESCARA Il giorno dopo, a Pescara, sulla questione degli elenchi degli scrutatori nominati dai politici arrivano i commenti di esponenti di tutti i partiti. Al centro della polemica il metodo di selezione dei componenti dei seggi che il 4 dicembre dovranno curare lo spoglio delle schede del referendum costituzionale. Ma, inevitabilmente, è la vicenda di Enzo Del Vecchio, a catalizzare l’attenzione. Per l’inserimento della figlia, che nel frattempo ha rinunciato all’incarico, tra i 518 scrutatori delle liste pescaresi. Circostanza che spinge M5S e Rifondazione a ipotizzare le dimissioni del vice sindaco. Mentre il Pd si divide. Dal Partito democratico che governa Pescara e a cui appartiene il numero due della giunta cittadina, arriva il commento del deputato Antonio Castricone. «Quando stamattina (ieri, ndr) ho letto il Centro sono rimasto esterrefatto – afferma il parlamentare –. Questa vicenda, che nuoce all’immagine del Partito democratico sia nazionale che regionale, certifica l’inadeguatezza del vice sindaco al ruolo che ricopre». E la richiesta di dimissioni? «Penso che spetti a lui trarne da solo le conseguenze», risponde Castricone. Che non esclude neppure di presentare alla Camera una proposta di legge per modificare la norma che consente di nominare anziché sorteggiare gli scrutatori. «Magari coniugando il sorteggio con un sistema di selezione che consenta la partecipazione solo a chi, economicamente parlando, si trova in condizioni di necessità». Tornando alla vicenda Del Vecchio, «che», osserva Castricone, «fa il paio con quella della balneazione dell’estate 2015 (fu indagato con il sindaco per omissione in merito a un divieto di balneazione mai emesso a fronte di dati allarmanti sull’inquinamento del mare ndr), «ciò che stupisce è la scelta del vice sindaco di inserire la figlia negli elenchi degli scrutatori». Conclusione: «Mi auguro che le altre nomine siano state fatte con disinteresse». Prende le distanze, ma evitando di entrare nello specifico, il deputato rosetano del Pd Tommaso Ginoble: «In questo momento chi ha un ruolo politico dovrebbe valutare quale sia la scelta migliore. È un problema di opportunità e buongusto. In merito alle dimissioni, lascio la riflessione a Del Vecchio. Io non avrei messo mio figlio a fare lo scrutatore. Di fronte a tanti bisogni e a tante difficoltà il nostro dovere è di dare innanzitutto l’esempio». «Dimettersi? No, dimettersi no», ripete l’onorevole pescarese Vittoria D’Incecco . «Sono sicura che Del Vecchio non l’abbia fatto in mala fede, sono tante le persone che ci vengono a chiedere, non è una cosa brutta far fare questa esperienza anche ai nostri ragazzi. Sono sicura, conoscendo il vice sindaco, che non ha neanche pensato che era qualcosa che non andava fatto. Dimettersi no, perché la sua capacità amministrativa non c’entra niente con il fatto che abbia pensato di far fare questa esperienza alla figlia, che si è pure ritirata. E poi non è che perchè quella ragazza è la figlia di un vicesindaco deve essere penalizzata e non possa accedere a questo compito. Mio padre è stato sindaco di Pescara negli anni Settanta», ricorda ancora D’Incecco, «non è che siccome uno è “figlio di”, per forza deve essere tacciato come quello che viene segnalato». Gianluca Fusilli, deputato Pd, anche lui pescarese e che, come consigliere comunale nel 2013 non votò (perchè uscì prima dall’aula) la proposta di sostituire con il sorteggio la nomina degli scrutatori, spiega: «Su Del Vecchio non dico nulla». E poi: «Le dimissioni? E dai, ha detto di aver commesso una leggerezza. Partecipare a una competizione elettorale è comunque un’esperienza. Anzi, secondo me andrebbe fatto a rotazione, a mano a mano che uno fa lo scrutatore va in coda nell’elenco. Così ognuno fa l’esperienza». Tornando invece alla votazione mancata sul sorteggio durante il consiglio comunale del 2013, Fusilli dice: «Non me lo ricordo proprio, questo degli scrutatori è un tema che non mi ha mai appassionato, ma non credo sia giusto in questo caso parlare di clientelismo: fare lo scrutatore è un servizio alle istituzioni, non va visto sotto l’aspetto remunerativo». E se l’altra deputata Pd abruzzese, la vastese Maria Amato, preferisce non commentare, molto da dire ha, invece, il Movimento Cinque Stelle con il capogruppo alla Regione Sara Marcozzi. La consigliera, come il deputato Pd Castricone, torna alla vicenda dell’estate 2015 per dire: «Del Vecchio si doveva dimettere già dalla storia del mare inquinato. È da tempo che dovrebbe andarsene». Per poi attaccare tutto il Pd: «Con quest’ultima vicenda si ha la misura di come agisce il Partito democratico e i partiti in genere nei confronti della cosa pubblica». Tra gli accusatori c’è anche Maurizio Acerbo, ex deputato ed ex consigliere comunale di Pescara per Rifondazione: «Ci fa piacere che emerga finalmente un'attenzione sulla nomina degli scrutatori che per anni è stata oggetto di battaglia da parte del sottoscritto e di Rifondazione. Del Vecchio si deve dimettere. In Germania per una cosa del genere ci si sarebbe già dimessi, non dipende dall’entità dello scandalo».

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