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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il Municipio è inagibile: Brucchi sfratta se stesso. La verifica della Protezione Civile: sala consiliare completamente a rischio

Terremoto, Municipio inagibile: il sindaco Maurizio Brucchi firma l'ordinanza di sfratto per se stesso. A complicare la già difficile situazione post sisma la notizia arrivata ieri mattina: i tecnici del Dicomac (Protezione civile), in seguito ad una serie di sopralluoghi, hanno dichiarato inagibile il Municipio di piazza Orsini. La parte più antica è la più compromessa: in particolare sono stati classificate di categoria E, ossia totalmente inagibili, la sala consiliare e tutto il secondo piano dell'edificio, l'ufficio del Sindaco, quello del Segretario generale e l'intero primo piano dello stabile, nel quale sono ospitati la Ragioneria e il Ced, centro elaborazione dati. Totalmente inagibili anche la Farmacia Crocetti, situata sotto la loggia municipale, e la Sanitaria prospiciente, mentre gli altri locali commerciali posti al pianterreno dell'immobile sono risultati parzialmente inagibili.
TUTTI AL COCIl sindaco, dopo aver emanato oltre quasi 800 ordinanze di inagibilità è stato costretto a firmarne una anche per il Municipio: lo sgombero forzato interessa tutti gli uffici coinvolti, comprendenti circa 25 dipendenti e gli stessi esercizi commerciali. Entro la fine della settimana gli uffici saranno traslocati in altre sedi, nel frattempo rimarranno chiusi al pubblico. Brucchi ha già trovato per sé una sede provvisoria: il Coc, centro operativo comunale in piazzale San Francesco, ma sta pensando anche agli ex locali della Banca d'Italia o al Parco della Scienza, dove è quasi certo che verrà trasferito il Ced, mentre resta in forse la sede di svolgimento dei prossimi consigli comunali: sui social in molti suggeriscono di utilizzare l'Ipogeo di piazza Garibaldi, che ha già ospitato gli Stati generali della cultura.
NOE' LUCIDI, RIUNIONE
Si è tenuto ieri pomeriggio l'incontro richiesto dai genitori dei bambini che frequentano la scuola Noè Lucidi a cui ha partecipato anche il sindaco Brucchi. Tante le domande che sono arrivate dalle famiglie, che continuano ad essere preoccupate non solo per le impalcature esterne ancora visibili nella scuola ma anche per l'indice di vulnerabilità, pari allo 0,659 (appena sufficiente). Nella scuola dopo il terremoto del 2009 sono stati effettuati lavori per 1 milione di euro: oltre 800 mila sono serviti proprio al miglioramento sismico della struttura ma i risultati raggiunti, visto che si tratta di un edificio molto antico, non sono eccellenti. Il Pd, tramite il capogruppo Gianguido D'Alberto, sollecita, alla luce dei dati emersi anche riguardo agli altri plessi, la programmazione di più poli scolastici. Stessa posizione anche per il gruppo Al centro per Teramo, che sul tema invita ad una condivisione aperta anche alle forze di opposizione e a tutte le componenti sociali ed economiche, «si tratta afferma Giorgio Di Giovangiacomo - di scelte strategiche, che investono direttamente la prospettiva e lo sviluppo complessivo della nostra comunità. Appare, infatti come si stia facendo strada una logica di vertice, che sembra voler riservare al solo primo cittadino, e ad una ristrettissima cerchia di esponenti della maggioranza, la definizione di quelle stesse strategie».

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