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Pescara, 25/11/2024
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Data: 17/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Sì al decreto fiscale. La parola al Senato. La Camera approva il testo. Prevista l’abolizione di Equitalia. Rimodulate le scadenze Iva, risorse a cinema e audiovisivi

ROMA Via libera della Camera al decreto fiscale collegato alla manovra: il provvedimento, nei piani del governo, prevede 4,4 miliardi di gettito utili per coprire parte delle misure inserite nella legge di Bilancio. L’esecutivo Renzi ha incassato la fiducia con 359 sì e 166 no: nella votazione finale l’Aula ha espresso 272 voti a favore e 137 contrari. Il provvedimento passa al Senato in seconda lettura. Molte le novità previste per contribuenti e imprese. A cominciare dall’abolizione, a partire da luglio 2017, di Equitalia. Dopo 10 anni la società, che nel 2006 ricondusse sotto il controllo dello Stato la riscossione delle tasse evase che fino a quel momento spettava alle banche, viene abolita (rimane solo Equitalia Giustizia) e le sue funzioni passano all’Agenzia delle entrate-riscossione, ente strumentale dell’Agenzia delle entrate sottoposto al ministero dell’Economia. L’attuale ad della società, Ernesto Maria Ruffini, diventa commissario straordinario per gestire la fase di transizione. Il personale viene trasferito al nuovo ente: non ci sarà, come previsto in un primo momento, una nuova selezione ma solo una ricognizione delle competenze. La nuova Agenzia potrà svolgere attività di riscossione anche per i Comuni e utilizzare le banche dati per i controlli, tra cui quella dell’Inps. Tra le novità del decreto c’è la conferma dello stop alla proroga del regime dei minimi e alla possibilità, per chi supera i tetti di ricavi fino a 15mila euro, di restarvi incluso pagando un’imposta sostitutiva del 27% sulla quota in eccesso. I rilievi della Ragioneria generale, che avevano anche comportato un momentaneo stop all’approvazione del decreto, hanno provocato la cancellazione della norma, nonostante il via libera di governo e relatori. Se ne riparlerà, probabilmente, in sede di legge di Bilancio. Correzioni sono state apportate al nuovo obbligo delle comunicazioni periodiche Iva, rimodulandone temporaneamente le scadenze e riducendo drasticamente le sanzioni in caso di omissioni, errori e tempestivi ravvedimenti. Sono inoltre previsti bonus fiscali nell’ambito della fatturazione elettronica. Maggiori risorse sono state poi assegnate al cinema e più in generale al settore degli audiovisivi, attraverso il “tax credit”, ed è stata precisata quota e destinazione dei proventi derivanti dai diritti tv del calcio: andranno a sostenere per il 10% del totale le future leve calcistiche nazionali. Il provvedimento ha incassato l’ok di Confindustria. L’approvazione del decreto, ha spiegato il presidente Vincenzo Boccia «è un elemento di attenzione maggiore all’occupazione, alla cultura del lavoro e all’industria. Un primo grande passo per porre la questione industriale nel Paese».

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