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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Scuolabus, spuntano spese in più per 225mila euro. L’imprevisto mette a rischio il bilancio comunale, i tecnici invitano i politici a tagliare le spese. Intanto la ditta Gaspari non molla e fa ricorso in appello

GIULIANOVA Ci sono problemi di bilancio in Comune, o meglio esisterebbe una situazione di allerta da cui deriva la raccomandazione da parte dei responsabili del settore di tenere sotto controllo la spesa. Il fatto nuovo è una sopravvenienza passiva di 225mila euro da riconoscere alla ditta Gaspari Bus, oltre alla cifra contrattuale di base di 620mila euro annui più Iva. Il tutto sarebbe scaturito da nuovi conteggi effettuati a margine degli accordi esistenti tra le parti. A questi andrebbero aggiunti nuovi oneri legati alla gestione diretta della linea 6 ed all’assunzione in proprio del servizio pre e post scuola da parte del Comune. Insomma, i tecnici responsabili del bilancio hanno lanciato un monito agli amministratori consigliando vivamente di spendere poco o nulla al fine di poter chiudere il documento contabile del 2016 in modo tranquillo. Qualcuno sostiene che una parte di quei 225mila euro in più potrebbero tornare indietro all’ente una volta concluso l’iter giudiziario che ha visto il Comune di Giulianova, in primo grado, avere la meglio nei confronti della ditta di trasporti. Ad ogni buon conto, in attesa dell'assestamento da concretizzare entro il 30 novembre, il sindaco avrebbe chiesto ai consiglieri di maggioranza di suggerire delle indicazioni valide per addivenire ad una soddisfacente copertura finanziaria rispetto agli imprevisti. L'argomento è stato rinviato ad una prossima riunione di maggioranza dove si potrebbe tornare a parlare anche delle agevolazioni Tari. In merito al contenzioso la ditta Gaspari, che non ha mai voluto rilasciare alcun commento sulla sentenza, avrebbe già proposto ricorso in appello attraverso il proprio legale di fiducia. Unica affermazione dei titolari sulla vicenda è stata: «Siamo convinti che il giudizio di secondo grado possa essere diverso rispetto alla sentenza del 31 ottobre scorso. Per questo andremo avanti con convinzione».

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