Dopo la sortita del Movimento 5 Stelle contro la parentopoli degli scrutatori, aumenta il numero di consiglieri che indica nel sorteggio la procedura migliore per evitare scelte inopportune nelle nomine ai seggi. Giuseppe Bruno (Liberali centro democratico) non ha dubbi su come risolvere la questione: «L'Albo degli scrutatori va azzerato e riproposto ex novo facendo iscrivere in un nuovo elenco i cittadini interessati a svolgere il ruolo di scrutatore. Dico questo perché l'Albo in vigore è vecchio e include 8800 persone che magari si sono iscritte non appena diventate maggiorenni con l'obiettivo di fare un'esperienza di servizio e oggi non più interessate - dice Bruno -. Abbiamo circa due anni di tempo, dunque questo ricambio si può fare. Detto questo, tra i 518 scrutatori selezionati per i referendum c'è una moltitudine di amici e parenti, ritengo perciò che in futuro la nomina degli scrutatori andrebbe eseguita tramite sorteggio - aggiunge il consigliere Lcd - cosicché un eventuale figlio o parente o amico di consigliere potrà essere nominato senza rischio di patire una discriminazione al contrario, visto che oggi una nomina parentale risulta, giustamente, inopportuna. I tempi sono cambiati e l'aumentato disagio sociale impone alla politica scelte all'insegna della massima correttezza. Vale anche per gli scrutatori».
STOCCATA AI CINQUESTELLE Conclude il consigliere Bruno: «I cinquestelle hanno denunciato una situazione venuta a galla per la protesta di una signora che per 20 anni era stata selezionata come scrutatrice e anche questa, se vogliamo, è una stortura del meccanismo. Oggi il M5S dice di non aver indicato nominativi, ma avrebbe potuto selezionarli tramite sorteggio, come suggerisce di fare adesso, anziché lasciar gestire la propria quota di nomine al resto dell'opposizione».
Favorevole al sorteggio anche il socialista Riccardo Padovano, collega di Bruno in Lcd: «Sarebbe un metodo utile per mettere fine a certe figuracce dei politici, me compreso - ha dichiarato -. Ma bisogna fare comunque attenzione: perché va bene aiutare chi è in difficoltà, ma serve anche indicare persone che sappiano svolgere bene il compito ai seggi altrimenti si rischiano disservizi che possono anche determinare la paralisi dello scrutinio e così non va bene lo stesso». Ed è proprio questo il motivo per il quale a suo tempo al sorteggio si preferì il metodo della selezione su indicazione dei consiglieri. Suggerisce di ricorrere all'estrazione a sorte anche Guerino Testa, leader di Pescara in Testa e consigliere di opposizione: «Intanto dico che va cambiata la legge - spiega - e aggiungo che non bisogna fare demagogia su tutto. E' giusto aiutare chi è in condizioni di bisogno come pure è doveroso evitare indicazioni inopportune. Ma se si punta sul sorteggio, viene meno l'aiuto ai disagiati e tutti i candidati sono messi sullo stesso piano. A mio avviso lo stesso sistema andrebbe adottato anche per la scelta di consulenti - avvocati, tecnici, membri di staff - anche se sarebbe problematico conciliarlo con il criterio dell'intuitu personae che per me va salvaguardato».