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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Renzi-Landini, duello sul referendum. Il premier: «Sei con la casta». Il leader Fiom: «Riforma fatta male». Il Financial Times: «Col No rischio Italia fuori dall’euro»

ROMA «Ho il sospetto che la riforma non l’abbia letta, Landini. Glielo dico con rispetto. Bisogna cambiare le cose, non difendere la casta come fate voi». Matteo Renzi, ospite di “In Mezz’ora” condotto da Lucia Annunziata, risponde così al segretario della Fiom in un duello televisivo sul referendum del 4 dicembre. Ma per Maurizio Landini il problema della riforma costituzionale è nel merito: «La Cgil era per un Senato vero delle autonomie, questa cosa invece è un animale bicefalo che non si capisce se sarà eletto. Non capisco come si possa fare sia il sindaco o il consigliere sia il senatore. Questa riforma è malfatta». Intanto però arriva anche una previsione apocalittica messa nero su bianco dal Financial Times a firma Wolfgang Munchau, condirettore esperto di Unione Europea. La vittoria del populismo in Europa con la Brexit e negli Usa la vittoria di Donald Trump sono indice del probabile «ritorno della crisi dell’Eurozona». Crisi che, secondo il quotidiano inglese, potrebbe essere accelerata «se Renzi perderà il referendum. A quel punto si innescherebbero degli eventi che solleverebbero dubbi sulla permanenza dell’Italia nell’Eurozona» ma anche, eventualità più remota, che potrebbero portare al collasso dell’euro tout court. Tornando al botta e risposta serrato tra governo e Fiom, Landini ricorda che «neanche contro la Legge Truffa del ’53, quando il Pci votò insieme al Msi, si usarono termini così pesanti: «Quando definisce “accozzaglia” chi non la pensa come lei, mi permetto di dirle che sta facendo un grande errore. Noi oggi abbiamo bisogno di unire questo Paese, continuare a dividerlo fa male». «Non volevo offendere nessuno, mi scuso - risponde a stretto giro il premier, che però poi incalza - il mio era casomai un complimento perché penso che le posizioni vostre e di Casapound siano molto diverse, ma se preferite vi chiamo coalizione». Il segretario della Fiom non concede alcuna apertura: «Tutta la Cigl, all’unanimità, ha votato sull’indicazione di voto che è di votare No, poi c’è la libertà che ha ogni iscritto. Ma posso dire che dopo 1000 giorni di governo il suo “stai sereno” non convince più nessuno». Renzi incrocia la spada e ribatte: «Landini è come Alice nel paese delle meraviglie. Abbiamo ascoltato tutti ma la democrazia non è fare solo quello che dice Fiom-Cgil. Voi non siete più la verità in terra, dovete prenderne atto». I temi affrontati sono tanti. Landini critica fortemente il governo che con l’utilizzo dei voucher fa credere che siano aumentati i posti di lavoro e «invece si tratta di persone che lavorano un solo giorno a settimana». Poi ancora Renzi: «Se vince il Sì al referendum, si cambia anche sul lavoro. Se vince il Sì le politiche attive sul lavoro diventano nazionali e non c’è più diversità tra le singole regioni». Il Movimento 5 Stelle continua invece a insistere sul tema del voto degli italiani all’estero a rischio brogli, e i parlamentari chiedono al governo di chiarire come mai ad alcuni elettori siano arrivate due schede. Beppe Grillo invece si prepara al video appello che andrà in onda oggi sulla sua pagina Facebook per aprire una nuova settimana ad alta tensione.

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