La confessione di Claudia La Rocca, che ha confermato come le firme M5S per le Comunali 2012 siano state falsificate, scatena il Pd in una campagna contro i 5 Stelle. Che faticano a replicare sul punto, ma fanno partire una controffensiva, aprendo altri due fronti: il mancato intervento del Pd contro De Luca, dopo le dichiarazioni filo clientelari, e l’asserita parzialità di Fabio Fazio. È Renzi in persona a lanciare l’attacco: «Entrano nel Palazzo e diventano peggio degli altri. Fuori urlano “onestà onestà”, poi arrivi e scopri che falsificano le firme». Ancora: «Moralismo a giorni alterni. Se gli altri prendono un avviso di garanzia, dicono infame, venduto, mafioso. Se è uno dei tuoi allora “poverino, c’è presunzione di innocenza». E infine: «Sono rimasto sconvolto su dove vanno i soldi del Senato dei 5 Stelle: per pagare gli affitti dei dipendenti del gruppo che si occupa di comunicazione. Uno di questi è Rocco Casalino conosciuto per il Grande Fratello».
Nomi «clonati»
Dopo la Rocca, si è sospeso dal M5S un altro deputato regionale, Giorgio Ciaccio. Con un comunicato nel quale spiega: «Un uomo fa quello che deve, nonostante le conseguenze personali, gli ostacoli, i pericoli, le pressioni. È questa la base di tutta la moralità umana». Intanto si scopre che le firme non sarebbero state solo copiate ma anche «clonate» usando quelle raccolte per il referendum del 2011 sull’acqua. Carla Ruocco a Sky: «Noi sospendiamo e allontaniamo chi commette irregolarità, gli altri se li tengono e li coccolano». Vito Crimi: «Renzi e tutto l’esercito Pd sconnessi dal Paese reale sono così intenti a ispezionare la pagliuzza nell’occhio dell’altro che si rifiutano di vedere la trave nel proprio».
Grillo «omertoso»
Non sono ovviamente di questo parere dalle parti del Pd, dove si fa notare che all’appello di Grillo di sospendersi, «su 30 hanno risposto in 2». Fiano parla di «grillopoli» e definisce «omertoso» il silenzio di Grillo, Di Battista e Di Maio. Anche per Debora Serracchiani, «i vertici dei 5 Stelle dovrebbero fare chiarezza». Grillo annuncia per oggi alle 13 un «video appello» sul referendum via Facebook. E gli altri esponenti dei 5 Stelle rilanciano. Sul blog di Grillo campeggia invece un post contro Fazio, definito «un militante del Pd»: «Ha invitato Renzi nell’orario di punta, subito dopo i Coldplay, e poi ha ignorato completamente il M5S e ha invitato l’avversario più comodo per il governo, Salvini. Si dimetta». La redazione di Che tempo che fa risponde che «sono stati invitati Grillo, Casaleggio, Raggi e Appendino ma hanno declinato». E sul post si chiarisce: «Nessuno di loro si è occupato di riforma. Perché non invitare Di Maio, Toninelli, Fico o Di Battista? Perché i nostri parlamentari sono pericolosi». E, per concludere, un altro appello al governo: «Continuano ad arrivare segnalazioni di brogli nel voto all’estero, il governo cosa fa?».