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Data: 23/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Niente tetto Isee per il buono asilo nido: i 1000 euro andranno a tutte le famiglie

ROMA Tutti i genitori, anche quelli con reddito alto, potranno percepire i 1.000 euro del cosiddetto bonus asilo nido istituito con la legge di bilancio per il 2017. Ieri è stato respinto in commissione Bilancio della Camera l'emendamento a firma Pd (ma con il parere contrario del relatore e del governo) che avrebbe istituito un tetto a 25 mila euro, da misurare con l'indicatore di situazione economica equivalente (Isee).
A CHI SPETTA
Una bocciatura festeggiata in particolare da Alleanza popolare, ovvero il partito di Alfano che questa misura aveva fortemente voluto. È invece passata una modifica, messa a punto dalla stessa Ap, che prevede la possibilità di fruire del beneficio anche per i bambini gravemente malati che non possono frequentare l'asilo e vanno quindi supportati a casa.
Il buono spetta per i nati a partire dal primo gennaio di quest'anno, in relazione alle spese sostenute per la frequenza di asili nido pubblici e privati. Verrà erogato dall'Inps in undici mensilità. La misura fa parte di un pacchetto per la famiglia inserito nella manovra economica, che comprende anche un altro beneficio finanziario, denominato premio alla nascita: un assegno di 800 euro che viene riconosciuto alla madre già al settimo mese di gravidanza, anche in questo caso senza prova dei mezzi ovvero a tutti senza distinzione di situazione economica. Esistono invece vincoli Isee per un ulteriore beneficio, istituito a partire dal 2015, il cosiddetto bonus bebè: 960 euro l'anno per tre anni per i nuovi nati. Uno dei compiti del ministro Costa, che ha la delega per la Famiglia, è la messa a punto di un testo unico che faccia ordine nella selva di sussidi disponibili ed erogati per diverse via. Una situazione ancora più complicata se si pensa che il governo sta contemporaneamente tentando di riformare gli strumenti di lotta alla povertà.
L'AMPLIAMENTO
Un'altra novità delle ultime ore è l'ampliamento delle norme di esenzione e riduzione dei contributi dovuti dagli studenti universitari. L'emendamento a prima firma Ghizzoni (Pd) e sottoscritto da tutti i deputati democratici della commissione Cultura, è stato poi approvato in commissione Bilancio. Il testo in primo luogo chiarisce che le novità riguardano anche le lauree magistrali, mentre la prima versione sembrava riferirsi solo a quelle triennali a a ciclo unico (come medicina). Fino alla soglia Isee di 13 mila euro, il contributo non è dovuto. Con l'emendamento viene ampliata la fascia entro la quale la somma a carico degli studenti è comunque limitata: nella versione originaria arrivava ai 25 mila euro, che ora diventano 30 mila. Inoltre il tetto massimo del contributo è fissata al 7 per cento della quota di Isee eccedente rispetto al limite dei 13 mila, mentre in precedenza si parlava dell'8 per cento. Infine i benefici non riguarderanno solo gli studenti in regola con gli esami ma anche quelli fuori corso fino ad un anno.
I lavori in commissione Bilancio si sono interrotti nella serata di ieri. L'esame riprenderà oggi alle 12 con una non stop che prevedibilmente si protrarrà per tutta la notte. Sul tavolo restano moltissimi emendamenti da esaminare e ci sono nodi politici da sciogliere, come quello che riguarda la tassazione dei B&B. Il disegno di legge potrebbe arrivare in aula nella serata di giovedì o venerdì mattina.

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