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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Aeroporto, da De Matteis siluro a Cialente. Il consigliere di opposizione: il progetto di uno scalo per la protezione civile fu stoppato dal sindaco

L’AQUILA «Uno scalo per la Protezione civile a Preturo? Il progetto è mio e avevo pure trovato i fondi». All’indomani del tavolo in Regione che ha riportato in auge la trasformazione dell’aeroporto dei Parchi in un centro di riferimento nazionale per le emergenze, il consigliere comunale dell’opposizione Giorgio De Matteis rivendica il percorso avviato quando sedeva tra i banchi della giunta regionale e aveva in mano proprio la delega alla Protezione civile. «Oggi», afferma De Matteis, «il sindaco Massimo Cialente chiede al presidente Luciano D’Alfonso di rilanciare un progetto che lui stesso ha affondato. Io avevo avviato gli interventi strutturali, compreso il capannone che doveva fungere da sede, e avevo trovato i soldi: i 2,8 milioni di cui ora parla il sindaco erano già stati inseriti nella programmazione dei Fas 2007-2013. Ma l’amministrazione Cialente li ha lasciati cadere nel vuoto, non dando seguito a quanto richiesto dalla Regione e dai ministeri. Poi è arrivato il sisma del 2009, l’aeroporto aquilano è stato adeguato per accogliere i voli del G8 e con l’allora prefetto Franco Gabrielli ho sollecitato il Comune ad accelerare l’opera: era il momento giusto, per insediare all’Aquila, in quella struttura, il centro di riferimento dell’Italia centrale per la Protezione civile, utile anche per fa decollare i Canadair in caso di incendi. Ma invece è stata imboccata la strada dei voli commerciali, che tutti sappiamo com’è andata a finire». De Matteis punta il dito contro la gestione dello scalo: «Si fa una convenzione ventennale con la Xpress, che presenta un piano industriale mirabolante, e ci mette dentro pure un centro commerciale, in barba alle norme urbanistiche. Si chiedono 800mila euro alla Regione per la formazione del personale della stazione aeroportuale, che non lavora all’Aquila, ma è sparso per l’Italia. E si dà la gestione a una società che si occupa di trasporti di rifiuti pericolosi. Altro che ostacoli e complotti». De Matteis ne ha anche per D’Alfonso: «Fallito il progetto commerciale, adesso si torna alla base per la Protezione civile. Ma i 2,8 milioni destinati a Preturo, che D’Alfonso aveva detto di recuperare tra le strutture strategiche di carattere regionale, in realtà nel famoso Masterplan non ci sono». Nel frattempo, De Matteis ha richiesto gli atti «per vederci chiaro sulla situazione paradossale per cui il Comune si costituisce parte civile nel processo sul sotterramento illecito di macerie, ma non rescinde la convenzione alla Xpress». Sulla questione interviene anche il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci. «Sono felice di registrare un avvio promettente, dopo l’incontro tra il sindaco Massimo Cialente e il presidente Luciano D’Alfonso, del progetto che punta a rendere l’aeroporto aquilano di Preturo uno scalo di riferimento della Protezione civile nazionale. È una battaglia e un’idea che porto avanti da sempre ed è stata tra l’altro al centro nei mesi scorsi di un duro scontro che ho avuto con il presidente sulle prerogative dell’Aquila e delle aree interne nell’ambito del Masterplan. Una visione regionalista ci impone di dotare la nostra regione di due scali aeroportuali: uno commerciale, come è di natura e vocazione quello di Pescara, e uno che sia in grado di valorizzare e mettere a frutto le caratteristiche e i punti di forza del capoluogo di regione. Ben venga quindi l’aeroporto della Protezione civile (con attività operative, ma anche corsi di formazione e addestramento) a Preturo, con l’ulteriore sforzo di utilizzare la struttura per farne – lo dico di nuovo come feci tre anni fa – la casa, tra l’altro, della rete delle diverse associazioni aquilane di Protezione civile, che ne sono sprovviste, e che tanto hanno dimostrato di valere nelle attività di soccorso per fronteggiare l’emergenza dopo i terremoti che hanno colpito L’Aquila nel 2009 e il Centro Italia da agosto in poi. Un aeroporto di nicchia, quindi, e una struttura che sia un fiore all’occhiello per la Regione e la nostra comunità, di rilievo nazionale, in grado di mettere a frutto anche la vicinanza e le funzionalità con l’interporto di Avezzano».

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