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Pescara, 25/07/2024
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Data: 25/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tutele per altri esodati, più congedi ai papà. Addio a Equitalia e sanatoria per le cartelle

ROMA Il primo pezzo della manovra economica per il 2017, il decreto legge fiscale che contiene alcune misure-simbolo come l'abolizione di Equitalia, è già legge dopo il voto di fiducia e l'approvazione da parte del Senato. Invece il disegno di legge di bilancio, che contiene il grosso degli interventi, ha avuto il via libera della commissione Bilancio della Camera dopo una maratona durata 24 ore ed è passato in aula, dove oggi è attesa una nuova fiducia. Il via libera definitivo è previsto per lunedì, prima della pausa parlamentare connessa al referendum.
Anche quest'anno, nonostante la nuove regole sul bilancio, le ultime ore di dibattito in commissione sono state l'occasione per inserire nel testo una serie di interventi e rifinanziamenti di portata minore. Ma sono stati anche completati alcuni capitoli, ad esempio quello della previdenza, mentre altre questioni restano aperte in attesa del passaggio a Palazzo Madama. Così in materia di pensioni - dopo la proroga dell'opzione donna - è stata allargata l'ottava salvaguardia degli esodati come richiesto dal presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano: grazie allo spostamento in avanti di due anni dei termini i lavoratori coinvolti saranno 30.700 invece di 27.700. Un'altra significativa novità riguarda l'estensione agli iscritti alle casse professionali del cumulo contributivo, ovvero la possibilità di sommare senza penalizzazioni, ai fini della pensione, i versamenti fatti in gestioni previdenziali diverse. Altre correzioni introdotte in materia di lavoro hanno forse una valenza sociale ancora prima che economica. È il caso ad esempio del raddoppio da due a quattro - ma solo a partire dal 2018 - dei giorni di congedo obbligatorio per i padri, che già quest'anno erano passati da uno a due. Inoltre sempre dal 2018 sarà possibile aggiungere un ulteriore giorno per i papà sottraendoli da quelli a disposizione delle madri. È stato poi approvato un finanziamento di cinque milioni l'anno per i prossimi tre anni ai fondi contro la violenza sulle donne.
FISCO
Sul fronte fiscale, una novità riguarda la cosiddetta lotteria degli scontrini che attraverso un ruolo attivo dei consumatori dovrebbe spingere gli esercenti alla correttezza fiscale. Istituita originariamente per il 2018, dovrebbe invece debuttare il prossimo anno. E il meccanismo è congegnato in modo che coloro che pagano evitando il contante, quindi con carta di credito o bancomat, abbiano maggiori possibilità di vittoria. È stata poi estesa a tutte le piccole e medie imprese la possibilità di ricorrere al crowdfunding sui portali on line per raccogliere capitali di rischio: un emendamento che secondo il presidente della commissione Finanze Maurizio Bernardo «riduce la dipendenza delle aziende dal canale bancario».
Il capitolo pubblico impiego include tra le novità la proroga a fine 2017 delle graduatorie dei vincitori di concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato. Sono state prorogate anche quelle di Polizia e Vigili del fuoco. Non è stato cambiato invece per il momento l'articolo 2 del disegno di legge, quello che contiene gli incentivi per ristrutturazioni e risparmio energetico, anche in chiave anti-sismica. Non è passata in particolare la modifica che avrebbe permesso ai contribuenti incapienti - quelli che avendo reddito basso non possono sfruttare la detrazione - di cedere il proprio credito oltre che ai fornitori (come già è possibile) anche alle banche.
NUOVA STRUTTURA
Sono invece almeno in parte già operative le misure del decreto fiscale. Concretamente, il passaggio di Equitalia nell'Agenzia delle Entrate come ente pubblico economico scatterà dal primo luglio. La nuova struttura cesserà quindi di essere una Spa ma potrà agire con minore rigidità nei confronti dei debitori. Allo stesso tempo però avrà più strumenti a disposizione, ad esempio accedendo alle banche dati delle Entrate compresa l'anagrafe dei rapporti finanziari. In qualche modo connessa alla cancellazione di Equitalia è la definizione agevolata delle cartelle (detta anche rottamazione) che permetterà - relativamente ai carichi affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2016, di mettersi in regola versando solo quanto dovuto a titolo di capitale e di interessi legali, sanzioni, interessi di mora e altre somme aggiuntive. Il pagamento potrà avvenire in un massimo di cinque rate, tre nel 2017 e 2 nel 2018, ma il 70 per cento del dovuto dovrà essere pagato il prossimo anno.
Per la collaborazione volontaria (voluntary disclosure) saranno riaperti i termini: ci sarà tempo quindi fino al 31 luglio 2017 per far emergere i capitali a suo tempo portati all'estero. Il gettito atteso è di 1,6 miliardi.
Infine la volontà di contrastare l'evasione fiscale in particolare sull'Iva ha spinto il governo a prevedere nuovi adempimenti trimestrali per i soggetti passivi: la comunicazione analitica dei dati delle fatture emesse e ricevute e la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche. La novità non è piaciuta ai commercialisti che la ritengono un aggravio, in contraddizione con l'esigenza di semplificare il rapporto tra cittadino e fisco.

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