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Pescara, 25/07/2024
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Data: 25/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il lavoro rivede quota 500mila occupati in Abruzzo

PESCARA La soglia psicologica è quella dei 500.000 occupati, condizione dell'Abruzzo prima della grande crisi economico-finanziaria del 2008. Adesso ci siamo quasi. Nel giugno 2016, secondo dati Istat, gli occupati erano 496.379, con un aumento di 15mila unità rispetto al trimestre precedente e di 28mila rispetto a giugno 2015. Nel secondo semestre del 2014 erano invece fermi a 459.000. Dunque, negli ultimi due anni l'Abruzzo ha fatto registrare 37mila nuovi occupati nel mondo del lavoro. Una coincidenza con la legislatura regionale che non sfugge al governatore Luciano D'Alfonso: «Ormai tutti gli istituti (Istat, Svimez, Cresa) registrano la ripresa dell'occupazione nella nostra regione. Dal momento del nostro insediamento, il tasso di disoccupazione è sceso dal 13,6% di giugno 2015 all'11,5 di giugno 2016, mentre nel trimestre precedente era fermo al 12,7. Così per il numero di disoccupati, passato da 73.540 a 64.350 (-9.190 unità), mentre il tasso di occupazione si è attestato al 56,8% (+3,3%)». Segnali evidenti di ripresa, in parte già noti, che D'Alfonso attribuisce al dinamismo delle imprese manifatturiere e all'azione politica: «Questi dati sono anche il frutto delle iniziative messe in campo dal governo nazionale e dalla giunta regionale, nonché della sinergica collaborazione tra i due livelli di governo. Non c'è dubbio - dice D'Alfonso - che la forza di questo risultato è anche nell'accelerazione impressa alla capacità di spesa delle risorse europee, come evidenzia lo stesso Svimez; alla ricostruzione aquilana, che ha conosciuto finalmente concretezza di risorse; agli incentivi all'occupazione contenuti nelle misure del governo».

POLITICHE Risultati che fanno vedere la luce in fondo al tunnel, ma che impongono adesso continuità nelle politiche nazionali e regionali secondo D'Alfonso: «Agli abruzzesi chiediamo di darci ulteriore sostegno, perché questa stagione di cambiamento possa proseguire con sempre maggiore determinazione». A raffreddare gli entusiasmi ci pensa però Mauro Febbo. Il consigliere regionale di Forza Italia parla di «dati superati e non supportati da un'analisi compiuta dell'economia abruzzese». Intanto il dato sui disoccupati, che nel secondo trimestre 2014, sottolinea Febbo, ammontavano a 62.000 per salire a 64.000 nello stesso trimestre del 2016, con un incremento di 2.000 unità. E anche quello sul tasso di occupazione citato da D'Alfonso (56,8%) riferito al secondo trimestre 2016, sarebbe comunque inferiore di circa un punto alla media nazionale (57,7%). «Inoltre - dice ancora Febbo - le imprese attive nel 2014 erano 128.388, per scendere a 127.087 nel 2016». La guerra dei numeri tra un Sì e un No.

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