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Pescara, 25/07/2024
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Data: 25/11/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Regione: ok in giunta al rendiconto 2013. Spunta un ''rosso'' di 235 milioni in piu'

PESCARA - Con un rosso di 235 milioni di euro in più, la Giunta regionale ha finalmente approvato la proposta di legge sul rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2013, un passaggio nodale per colmare l'imbarazzante distacco dell'Abruzzo rispetto alle altre amministrazioni italiane che si trovano a vagliare i conti dell'anno scorso.

È la prima risposta concreta ai rilievi fatti dalla Corte dei conti nel luglio 2015, con i giudici contabili che avevano addirittura minacciato l'ipotesi di uno scioglimento coatto del Consiglio regionale, finendo sui media nazionali e facendo fare una pessima figura all'amministrazione di centrosinistra eletta nel 2014, anche se i documenti paralizzati al 2012 erano sotto la responsabilità del precedente mandato di centrodestra.

Lo scorso febbraio, nell'udienza per la parifica, la Corte ha parlato di "ritardo che va censurato" evidenziato che "la Regione ha basato la sua programmazione per gli esercizi 2014, 2015 e 2016 su dati non realistici di gestione, utilizzando avanzi di amministrazione presunti, non accertati in formali documenti".

Il documento approvato dalla Giunta, che ora sarà portato all'esame del Consiglio regionale, è il risultato di un percorso amministrativo in cui la Corte dei Conti, attraverso il cosiddetto 'giudizio di parifica', ha effettuato il riscontro dei contenuti di tutti i documenti legati al rendiconto stesso.

"Proprio tenendo conto delle osservazioni sollevate dalla Corte - spiega l'assessore al Bilancio Silvio Paolucci - la Giunta ha ritenuto opportuno adeguarsi alle sue indicazioni per evitare, per ragioni di economicità amministrativa, che una eventuale sentenza della Corte Costituzionale, a cui nel frattempo la Sezione Regionale della Corte dei Conti si è rivolta, in senso sfavorevole alla Regione, potesse comportare una riapertura dei rendiconti successivi approvati nel frattempo, rallentando il riallineamento dei documenti all'ordinario ciclo di bilancio".

Il rendiconto 2013, dopo le rettifiche apportate, evidenzia un disavanzo complessivo pari a 770 milioni di euro, 235 milioni in più rispetto alla prima stesura dell'agosto dello scorso anno.

L'aumento è in gran parte legato (per un ammontare di 174 milioni), all'accantonamento dell'importo dell'anticipazione di liquidità, che per effetto delle nuove disposizioni normative, trova copertura e ripiano nei limiti delle rate annuali di ammortamento della stessa anticipazione di liquidità (nell'arco di trent'anni a decorrere dall'annualità 2013), secondo i meccanismi contabili previsti dalla legge e già recepiti con la legge di approvazione del bilancio di previsione pluriennale 2016-2018.

Secondo Paolucci "va precisato che la gestione 2013 non è figlia di questa attuale compagine governativa, ma di quella precedente, che al termine del proprio mandato amministrativo aveva approvato esclusivamente i documenti contabili di rendicontazione fino all'anno 2011".

Il nostro impegno, invece, è finalizzato a concludere un percorso di revisione delle poste contabili, che possa dare risultati del tutto simili a quelli ottenuti nel tavolo Sanità", conclude Paolucci.

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