Sono bus e treni le spine dei pendolari di Vasto e di San Salvo. Se per il trasporto su gomma sono i rincari delle tariffe a pesare sulla tasca delle tute blu, gli orari mal cadenzati per raggiungere i posti di lavoro fanno inalberare impiegati e studenti che fanno su e giù in treno per Pescara, Termoli e Foggia. A lamentare l'aumento del 15 per cento del costo dell'abbonamento sui pullman è la rappresentanza sindacale unitaria della Pilkington che, alla Regione, fa una proposta: Nei giorni in cui le aziende non producono e di conseguenza ricorrono agli ammortizzatori sociali, il lavoratore che in quel periodo non utilizza il trasporto pubblico recuperi le giornate dell'abbonamento nelle settimane e nei mesi successivi di lavoro. La rsu ricorda come i rincari siano arrivati alla ripresa produttiva dopo l'estate scorsa, una voce che incide non poco su salari già limati al ribasso dai contratti di solidarietà. Collegata alla prima c'è una richiesta: Adoperarsi anche nei confronti di quei nuclei familiari con lavoratori e studenti che utilizzano i trasporti pubblici. Il consigliere regionale Camillo D'Alessandro, delegato ai trasporti, ha preso nota nell'ultimo vertice del 18 novembre scorso. Si è impegnato fa sapere la rsu - ad affrontare l'argomento, con l'impegno di riconvocare un ulteriore tavolo di confronto.
TRENI, BRACCIO DI FERRO
Laddove, invece, il dialogo pare più difficile è nel braccio di ferro dei pendolari che viaggiano tutti i giorni sui treni regionali. Trenitalia, che pure è legata alla Regione da un contratto di servizio, è una società privata e può fare i conti solo col mercato o quasi. Non è giusto, dicono alcuni di loro che, riuniti in comitato di lotta, chiedono alle istituzioni di intervenire. Assieme ai Cobas di Chieti Pescara avvieranno una raccolta di firme da inoltrare alla direzione regiona%le di Trenitalia, affinché l'orario invernale delle Ferrovie, in vigore dall'11 dicembre prossimo, venga ritoccato. A far scattare il campanello d'allarme tra le banchine della stazione di Vasto-San Salvo è stata soprattutto la consultazione online dei tre convogli programmati in partenza al mattino per Pescara, uno in meno rispetto all'offerta attuale: quello delle 6.17, il primo, arriva alle 7.15, troppo presto; il successivo, delle 6.57, arriva tardi, cinque minuti appena prima delle 8, per non parlare dell'ultimo, alle 7.45, in arrivo alle 8.43. Più difficili, protestano i pendolari, anche le coincidenze per Foggia.