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Pescara, 25/07/2024
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Data: 26/11/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
D'Amico: «Mai usato auto blu o utilizzato telefonini di Tua. Quell'incarico l'ho preso soltanto dopo aver ricevuto l'ok dall'Avvocatura di Stato»

Luciano D'Amico non si tira indietro nel dover commentare il secondo blitz di finanza e carabinieri negli uffici Tua di Pescara. Sia lo scorso 17 novembre, che giovedì mattina, le forze dell'ordine si sono infatti presentate nella società di trasporto unico abruzzese per acquisire degli atti, in merito all'inchiesta che vede D'Amico, presidente Tua e Rettore dell'Università di Teramo, indagato per abuso d'ufficio. «L'incarico come presidente della Tua l'ho assunto dopo parere dell'Avvocatura di Stato spiega . Io non percepisco compensi e non chiedo rimborsi, né come presidente della Tua, né come rettore, pur sostenendo dei costi. Non ho percorso un solo chilometro con auto blu, ho un cellulare che ho comprato da solo e di cui pago io le bollette. Lo stesso vale per i miei computer e per gli ospiti istituzionali, di cui mi occupo io senza chiedere nessun rimborso».
D'Amico è lucido e fermo nell'esporre i suoi pensieri: «Quando si gestiscono cose pubbliche, è ovvio che ci siano i controlli, ormai me li trascino da due anni e mezzo. Accanimento? Un'idea ce l'ho, ma preferisco attendere la chiusura delle indagini. Se mi farò ascoltare dal magistrato? Preferisco andare in dibattimento, in modo da spiegare i fatti pubblicamente, come pubblici sono i miei ruoli». Secondo la procura di Teramo, con inchiesta a firma del sostituto procuratore Davide Rosati, ci sarebbe incompatibilità nel doppio incarico assunto da D'Amico, incompatibilità anche per un presunto uso di risorse finanziarie pubbliche. Della questione si è occupata nei mesi scorsi la Corte dei Conti, archiviando poi però il procedimento. «Sia l'Università di Teramo, che Tua hanno pareti di cristallo prosegue D'Amico - Non temo nessuna verifica, seppur mi auguro che tutto termini presto per l'idea positiva che ho della magistratura». A difendere il Rettore e presidente Tua, sono gli avvocati Tommaso Navarra e Renzo Di Sabatino.
D'ALFONSO VICINO«Luciano D'Amico è una figura angelica e integerrima». Commenta così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, i nuovi sviluppi dell'inchiesta che vede per l'appunto indagato Luciano D'Amico. «Egli può ben vantare la forza dei risultati ottenuti e l'essere un tecnico estraneo ai bizantinismi di certa politica ha proseguito il governatore - La sua moralità immacolata è garanzia di rettitudine e sono sicuro che qualsiasi accertamento sul suo operato si concluderà con la constatazione che egli ha sempre agito rispettando le norme». Luciano D'Amico ha voluto ringraziare così D'Alfonso: «Mi fa piacere sentirlo vicino. Sono contento per le parole di solidarietà che mi inorgogliscono, ma anche perché confermano che è ben riposta l'ammirazione nei suoi confronti». La procura di Teramo aveva chiesto una proroga alle indagini, poi concessa dal gip, per acquisire gli ultimi atti negli uffici pescaresi della Tua. Due blitz, nel giro di una settimana, proprio per l'inchiesta a carico di D'Amico. Il magistrato inquirente, insieme con finanza e carabinieri, esaminerà nei prossimi giorni gli atti, valutando se possano essere rilevanti ai fini delle indagini. Chiaro che una volta completati tutti i riscontri, sarà facoltà della procura chiedere l'archiviazione per D'Amico o l'eventuale rinvio a giudizio. Il rettore ha assunto l'incarico di presidente della società di trasporto unico abruzzese nel luglio di un anno fa.

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