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Pescara, 25/07/2024
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Data: 28/11/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Vince Mantova, Chieti è prima in Abruzzo. Pescara finisce in coda dati allarmanti su criminalità e disagio sociale. Emergono significative aree di disagio sociale e personale in Italia meridionale (l'articolo in pdf)

PESCARA Se volete una qualità della vita alta trasferitevi a Mantova. Se la volete bassa, potete scegliere Crotone. Se restate in Abruzzo vi conviene prendere casa a Chieti. Sconsigliata Pescara, fanalino di coda abruzzese nella classifica annuale di ItaliaOggi-Università La Sapienza sulla qualità della vita nelle 110 province italiane. Pescara è la provincia abruzzese in cui si vive peggio: perde venti posizioni nella classifica nazionale rispetto al 2015 e arriva al 99° posto.
LAVORO. Nella sezione Lavoro si può consolare Teramo che guadagna una posizione (dal 66° del 2015 al 64° del 2016) mentre le altre tre province perdono terreno. Teramo è 51° in Italia per tasso d’occupazione, davanti a Chieti (63°) Pescara (61°) e L’Aquila (71°).
AMBIENTE. Va meglio sull’ambiente dove Teramo arriva diciannovesima, mentre si deve arrivare a quota 91 per trovare Pescara. Teramo eccelle soprattutto nel basso indice che segnala i giorni in cui viene superata la soglia delle polveri Pm10, il particolato presente in atmosfera per effetto del traffico o del riscaldamento. Teramo è in alta classifica anche per quanto riguarda la (bassa) produzione di rifiuti (12° posto), mentre Pescara è in coda tra le abruzzesi (79°). Da segnalare la maglia nera nazionale della provincia di Chieti per i consumi pro capite di acqua. Posizione di coda per Chieti anche riguardo alle piste ciclabili. Pesano le lungaggini sulla realizzazione della “Via verde”, la pista ciclopedonale di 42 chilometri che si snoderà sull'ex tracciato ferroviario da Ortona a Vasto. E’ invece un esempio virtuoso L’Aquila per la potenza dei pannelli solari fotovoltaici installati sugli edifici comunali. Il capoluogo abruzzese è al secondo posto in Italia dietro solo a Salerno. L’Aquila replica bene con l’indicatore “Frazione di territorio destinato ad aree verdi nel comune capoluogo” posizionandosi al quarto posto dietro Messina, Venezia e Cagliari.
CRIMINALITÀ. Pescara precipita al posto 104 nella sezione criminalità, mentre L’Aquila mantiene un’invidiabile 23esima posizione. Sul capoluogo adriatico pesa soprattutto la bassa classifica nelle categorie reati contro la persona (106°) e reati contro il patrimonio (97°). Chieti sembra invece un’isola felice per quanto riguarda lo sfruttamento della prostituzione (solo un 24° posto nazionale). SALUTE. Da segnalare la buona posizione dell’Abruzzo nella categoria “morti per tumore ogni 100 decessi”. L’Aquila è terza a livello nazionale con 23,30 morti/100, Chieti quarta, Pescara undicesima e Teramo ventesima. Ultima Monza con 35,31 morti per tumore ogni 100 decessi.
IL DATO NAZIONALE. È dunque Mantova la provincia italiana dove si vive meglio, seguita da Trento e Belluno. Crotone è la peggiore (ultima su 110, penultima Siracusa) e in generale nel Sud e nelle isole il livello medio di qualità della vita resta insufficiente e non migliora (ma ci sono segnali in controtendenza in molte province della Sardegna, a cominciare da Olbia, Ogliastra e Nuoro). Sono queste regioni a risentire maggiormente della crisi, che fa soffrire anche il Nordovest, mentre reggono meglio Nord-est e Centro. Ma perdono colpi- a vantaggio delle province medio-piccole- anche tutte le grandi aree urbane, compresa Milano, e con la sola eccezione di Torino. Tra di loro la performance più negativa è di Roma, che per la prima volta finisce, accanto alle province del Mezzogiorno, sotto la sufficienza. Se c'è un timido miglioramento rispetto all'anno scorso (le province che possono vantare livelli buoni o accettabili sono passate da 53 a 56), il 53,9% degli italiani (pari a 32 milioni 732 mila residenti) vive in province (54) in cui la qualità delle vita è scarsa o insufficiente. Di queste 6 sono nel nord ovest, 2 nel nord est, 7 in Italia centrale e 39 su 41 in Italia meridionale e insulare. Mantova spezza la lunga serie positiva di Trento (ora seconda) al primo posto senza interruzioni dal 2011.

Qualità della vita 2016, Pescara finisce in coda dati allarmanti su criminalità e disagio sociale

Pescara esce con le ossa rotte dall'indagine sulla qualità della vita in Italia condotta dal quotidiano Italia Oggi e Università La Sapienza di Roma. Al vertice c'è la sorpresa Mantova che scalza Trento dal primo posto che aveva mantenuto dal 2011. La nostra città si piazza invece al 99esimo posto, ben venti posizioni più in basso rispetto all'anno scorso. Praticamente un tracollo, ad eccezione di qualche magra consolazione: Pescara risale tre posizioni per tenore di vita complessivo (ma parliamo pur sempre della classifica di coda): dal gradino 105 al 102. I servizi finanziari e scolastici si attestano al 59esimo posto contro il 60 dell'anno scorso. Il tempo libero ci vede nelle zone alte, cioè al 35esimo posto, anche qui con un avanzamento di tre posizioni. Migliora anche il sistema salute: nel 2015 eravamo alla casella 79 e adesso alla 68. Ma le buone notizie, se così si può dire, finiscono qui. A far precipitare la nostra città sono soprattutto i dati relativi alla criminalità e al disagio sociale. In quest'ultima categoria c'è forse stato un deficit di risposte perché il dato appare drammatico: dalla posizione 31 del 2015 siamo scesi alla 105. Proprio il profondo disagio sociale rende fertile l'humus che sviluppa la criminalità. Un dato più di tutti fa accapponare la pelle: da questa indagine Pescara risulta all'ultimo posto in Italia per estorsioni, nel senso che è la città dove il fenomeno è più grave e allarmante (110mo posto su 110 città). Il punteggio generale alla voce criminalità ci vede al 104esimo posto, Napoli è al 98esimo, tanto per dire. Ci penalizzano i reati contro la persona (posto 106), quelli legati alla prostituzione (105); per scippi e borseggi siamo al 67esimo posto ma per le rapine arriviamo addirittura al gradino 94. Per furti d'auto siamo al 99esimo posto, va meglio per i furti nelle case (46).
Note dolenti anche dall'ambiente, dove Pescara si piazza 91esima in classifica: l'inquinamento dell'aria ci vede 61esimi; in coda anche per dispersioni della rete idrica (96). Va meglio per trasporto pubblico (31) e piste ciclabili (51). In affari e lavoro abbiamo perso in un anno cinque posizioni (siamo a quota 75).

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