Questa è una delle tante lettere di protesta sui trasporti e gli orari arrivata a Maperò. La scrive una mamma, e ci insegna che le modifiche agli orari da parte degli amministratori dovrebbe essere studiata sulla base delle esigenze dell’utenza, studenti, lavoratori e pendolari, soprattutto se i contratti poi li paghiamo a peso d’oro. Questo significherebbe amministrare e non improvvisare. Leggetela.
“La vita di centinaia di pendolari, studenti e lavoratori, sta per essere sconvolta e rovinata da una riforma degli orari assurda ed incurante delle esigenze dell’utenza. Basta guardare gli orari di partenza e di arrivo dei treni (non esistono, per esempio, sulla tratta Popoli – Pescara soluzioni alternative al mezzo privato) e confrontarli con gli orari dei vari istituti scolastici o dei vari luoghi di lavoro ( enti pubblici, ospedale, tribunale….) per rilevarne la totale incompatibilità (e assurdità).
L’adattamento ai nuovi orari comporterà alzatacce assurde (ora la mia sveglia – ma non solo la mia- è programmata per le 5 e mezza, poi dovrà essere anticipata alle 5) e rientri sproporzionatamente ritardati.
Da Sulmona, e via via da Popoli, Torre, Scafa, Alanno ecc….. tenendo conto degli orari più frequentati, si arriverà a Pescara Centrale o alle 7.23 o alle 8.00!!!! e il ritorno sarà alle 14.10!!
Ma chi si sente di far alzare dei ragazzi mezzora ora prima per poi mandarli spersi per Pescara in attesa dell’inizio delle lezioni o di farli arrivare costantemente in ritardo alle lezioni? Non parliamo dei lavoratori….
Questo è solo un assaggio, ogni nuovo orario presenta problemi peggiori degli orari attuali.
Il tempo è il bene piu’ prezioso e va trattato con rispetto, soprattutto quello degli altri”.
ps: basterebbe che cominciassero a prendere i mezzi pubblici, i nostri politici, anziché usare le auto blu. Per rendersi conto.