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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Stazione, regna lo spaccio. I pendolari fanno un video. Alba, dopo le denunce controlli per due giorni e poi tutto torna come prima. Un cittadino: «Ho ripreso macchie di sangue a terra, è un crocevia della droga»

ALBA ADRIATICA Stazione ferroviaria di Alba Adriatica, non bastano controlli saltuari. E i pendolari che la frequentano girano anche un video per dimostrarlo. «Continui controlli dei vigili urbani e delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei pendolari: solo così la stazione di Alba Adriatica smetterà di essere "terra di nessuno”». Questa la richiesta di chi ogni giorno vive il degrado dello scalo ferroviario. In pochi si espongono in prima persona: «dobbiamo stare attenti per evitare ritorsioni, la situazione è gravissima», dicono. Fra loro tassisti, fruitori, personale e titolari delle attività vicine, dal bar al club sportivo e all'ufficio postale. Poi ci sono le centinaia di pendolari, studenti anche giovanissimi e chi si sposta per lavoro. Uno di loro racconta: «Per qualche giorno si è parlato dei problemi della stazione, grazie alla segnalazione di una coppia di ragazzi che ha dovuto affrontare due tossicodipendenti insanguinati nel sottopasso. Abbiamo visto controlli delle forze dell'ordine, dai carabinieri alla polizia municipale, ma al terzo giorno la presenza costante era già svanita e tutto è tornato come prima». C'è chi racconta: «So che la mattina il sottopasso per i binari viene pulito. Ebbene due giorni fa, alle tre del pomeriggio, ho ripreso con un video macchie di sangue fresche sia sui muri che sugli scalini: è la prova che nella stazione di Alba Adriatica vengono pendolari della droga». Del degrado della stazione se ne parla da tempo, non solo per lo spaccio ed il consumo di droghe pesanti, ma anche grazie a segnalazioni di furti, scippi, bivacco e abbandono di rifiuti e siringhe usate, oltre agli atti vandalici che hanno decretato la chiusura dei bagni. Ci sono anche stati incontri pubblici sul tema, oltre a riunioni tra la politica e le associazioni che nella stazione hanno sede, come la Pro loco storica, Costa dei Parchi e Radio Taxi, ma anche con le Ferrovie dello Stato, che ad Alba hanno lanciato il progetto dell'affidamento dei locali dello scalo alle realtà locali. E' così che sono arrivate le telecamere della videosorveglianza, sia comunale che della società ferroviaria, ed è così che è partita l'idea di aprire qui una sede dell'Associazione nazionale carabinieri, che potrebbe diventare realtà nei prossimi mesi. Ma forse, il problema è a monte, e riguarda il declino dell'intera zona centrale del cosiddetto Ferro di cavallo delle vie intorno alla stazione. Spiega un lavoratore della zona: «Fino a qualche decennio fa la situazione era diversa. La stazione era più importante, con fermate dei treni Intercity, e quindi più vissuta, con le attività che rimanevano aperte fino a tarda serata. Poi la zona si è spopolata, la criminalità ha preso il sopravvento ed il degrado è cresciuto. Tutto questo non è solo pericoloso per chi lo vive, ma anche una bruttissima immagine per i turisti».

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