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Data: 01/12/2016
Testata giornalistica: Mapero'
La Regione fa, la Regione Sì di Lilli Mandara

Ed eccola qui la lettera del presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonsoche invita a votare sì utilizzando il logo della “Regione dice la Regione fa”. Sta arrivando piano piano nelle case di tutti i cittadini. Una grave scorrettezza istituzionale, ha denunciato Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista e due giorni fa, il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri, che si è beccato gli improperi del segretario Pd Marco Rapino.

Più che una lettera, un depliant. Scorrettezza istituzionale, proprio così: e non perchè ci possono essere dubbi su chi paga, è chiaro che non può pagare la Regione, ma perchè viene utilizzato il logo che Dalfy generalmente usa per illustrare Masterplan e opere pubbliche allo scopo di veicolare un messaggio elettorale, ingenerando deliberatamente confusione nel cittadino. E perchè è abbastanza chiaro che alla diffusione del depliant, campagna pubblicitaria compresa, ci stanno materialmente pensando due esponenti dello staff come Fabio Travaglini e Andrea Catena. Naturalmente fuori dall’orario di lavoro.

In ogni caso una campagna costosissima che graverà sulle spalle del Pd nazionale e regionale: è un fatto che la gran parte dei parlamentari e dei consiglieri regionali non ha risposto all’appello di Rapino e non hanno versato il contributo straordinario per finanziare la campagna referendaria. Non l’hanno fatto, per esempio i deputati Toni Castricone e Gianluca Fusilli e la quasi totalità dei consiglieri regionali: arrangiatevi, è la parola d’ordine.
ps: ma nonostante questo, il Pd evidentemente non bada a spese.

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