"Le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dall'ex ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sul presunto veto del Molise, 'una regione di 300 mila abitanti', alla realizzazione dell'alta capacità ferroviaria sul versante adriatico non possono essere assolutamente condivise. In particolare se tese a sostenere le ragioni del 'Sì' all'appuntamento referendario di domenica prossima". A sostenerlo è il governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura.
"Il Molise - spiega - non ostacola la crescita e il processo di modernizzazione dell'Italia, né tantomeno, come l'ex ministro dovrebbe ricordare bene, ha mai alzato muri al potenziamento di tutti i collegamenti che noi per primi riteniamo essenziali e prioritari per l'intero Paese e per la nostra regione. Nessuno qui ha vietato il raddoppio della ferrovia. Abbiamo chiesto altro e fortunatamente siamo stati ascoltati, come ci auguriamo di esserlo, e lo saremo, grazie al Senato delle autonomie.
Abbiamo chiesto di adeguare il tracciato della linea ferroviaria affiancandola alla rete autostradale così da preservare i 33 chilometri della nostra costa, fondamentali per la crescita del turismo locale. È un male per l'Italia?".
"Maurizio Lupi, è il nostro sospetto - sottolinea Frattura - si è lasciato trasportare dal qualunquismo dei tempi, scivolando su contestazioni che lasciano il tempo che trovano e che soprattutto non aggiungono nulla, anzi, alla riforma costituzionale alla quale noi per primi diciamo sì con assoluta
convinzione".