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Pescara, 25/07/2024
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Data: 04/12/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Addio Rocco Salini: 40 anni di politica tra luci e ombre. Berlusconi lo volle al Governo come Sottosegretario alla Sanità

Un medico di campagna. E' così che, per tutta la vita, ha amato definirsi Rocco Salini, scomparso ieri all'età di 85 anni. La sua è una parabola politica durata quasi 40 anni, che lo ha portato a ricoprire ruoli prestigiosi: Presidente della Provincia di Teramo negli anni Ottanta e in seguito della Regione Abruzzo, dal 1990 al 1992. Poi la vicenda giudiziaria che ha travolto l'intera Giunta regionale: nella notte di San Michele, nel settembre del 92, l'arresto spettacolare, in pieno stile Tangentopoli, per lo scandalo dei fondi Pop. Il 2000 è l'anno della rinascita: il ritorno in politica, con Forza Italia, lo ha premia con un risultato per molti inatteso. Salini è il primo degli eletti, con quasi 13 mila preferenze diventa vicepresidente della Giunta regionale guidata da Giovanni Pace e Assessore alla Sanità. Un anno dopo si candida alle politiche e viene eletto Senatore della Repubblica, ruolo che ha ricoperto fino al 2006. A ridosso delle elezioni regionali, il Premier Silvio Berlusconi lo nomina sottosegretario alla Sanità, per garantire il sostegno al secondo mandato di Pace. Un incarico revocato dopo appena un mese, in seguito alla sconfitta segnata dall'elezione di Ottaviano Del Turco. Passa all'Udeur di Mastella, si ripresenta alle politiche ma non viene eletto. Cala il sipario: Salini esce di scena, ritorna in Forza Italia, ma senza ruoli di rilievo. Insieme a Antonio Tancredi e Giandomenico Di Sante è stato tra gli esponenti della Democrazia Cristiana che più hanno caratterizzato la vita politica e sociale della nostra provincia. Lascia la moglie Bruna e i figli Vincenzo e Luisa. I funerali si svolgeranno domani a Pescara, in forma privata.
Il centro iperbarico di Sant'Atto, il Centro di Biologia marina alla Torre di Cerrano ma anche e soprattutto il protocollo d'intesa con l'allora ministro Moratti per la statizzazione del liceo Musicale Braga, portano la sua firma, così come altre due eccellenze in ambito sanitario, nella Valle del Fino: il Centro di riabilitazione psichiatrica di Bisenti e l' hospice di Villa San Romualdo dedicato ai malati terminali. Nei tanti incontri pubblici, in mezzo alla sua gente, Salini amava raccontare anche aneddoti e episodi che lui stesso aveva vissuto nella lunga carriera di medico condotto. Una caratteristica ereditata dal suo padre politico, Remo Gaspari, a cui Salini si rivolgeva sempre prima di prendere decisioni strategiche. Celebre la frase (detta in dialetto), citando un anziano di Scorrano «Il letto come lo fai ti ci addormenti. Fatevi un bel letto», seguita dall'invito a votare per lui. Così come è diventato famoso il camioncino che vendeva la porchetta davanti al suo studio, a Castilenti, dove Salini riceveva decine di persone al giorno.

IL RICORDO Tantissimi i messaggi di cordoglio che sono arrivati dai rappresentanti delle istituzioni. «Rocco Salini scrive il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi - ha interpretato l'impegno per la politica, proprio come un autentico servizio a favore dei suoi concittadini, riversando nell'attività pubblica quello stesso spirito e quella identica disponibilità che profondeva nella sua professione». Il primo cittadino ne sottolinea anche il rapporto diretto con le persone. «Con la scomparsa di Rocco Salini, va via un altro esponente di quella idea di politica intesa - starei per dire - in spirito artigianale, fondata sulle percezioni, sull'intelligenza, sull'intuito istintivo di chi la praticava e non avvezza agli equilibrismi, alle elaborazioni compromissorie cui siamo oggi abituati». «Incarnava l'uomo posseduto dalla passione per la politica. Il suo spirito battagliero lo ha aiutato anche nei momenti più difficili, dai quali è sempre riuscito a uscire con le proprie forze», ha ricordato il Presidente della Regione Luciano D'Alfonso.

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