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Pescara, 25/07/2024
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Data: 08/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Gli studenti con D’Amico «Non si investe su di noi». I commenti del coordinatore dell’Udu e della presidente del consiglio «Il territorio viaggia ad una velocità inferiore rispetto a quella dell’ateneo»

TERAMO Gli studenti stanno con il rettore: il problema dell'università teramana resta il mancato accordo con la città. A margine della conferenza di fine d'anno, il Centro ha incontrato alcuni rappresentanti degli studenti per conoscere il parere di chi, l'ateneo, lo vive quotidianamente: l'obiettivo era quello di capire se la versione dei ragazzi divergesse rispetto a quella offerta dal rettore, di portare alla luce eventuali punti di criticità non emersi in conferenza. Dalle testimonianze raccolte è risultato invece chiaro come la comunità degli universitari sia d'accordo con Luciano D'Amico. E il parere sembra essere unanime, anche da parte di associazioni come l'Udu che non si è mai tirata indietro nel denunciare, anche con manifestazioni eclatanti, le difficoltà e i problemi dei ragazzi. Gianmarco Piovan è il coordinatore dell'Unione degli universitari ed è il primo a riconoscere come i rapporti con gli organi di vertice siano migliorati notevolmente negli ultimi tempi. Piovan racconta come le carenze presenti oggi in ateneo non siano colpa dell'università: «La città dovrebbe puntare di più su Coste Sant'Agostino, invece non ci investe quasi per niente. Il problema non è semplicemente l'assenza di un singolo servizio, ma la mancanza di un sistema di servizi pensati per gli studenti». Su un punto forse la voce di Piovan diverge da quella ufficiale e riguarda le immatricolazioni. «Il rettore è stato molto ottimista, è vero c'è stato un aumento di immatricolazioni», dice, «bisogna poi fare un raffronto con gli iscritti effettivi, perché c'è anche chi è venuto a Teramo e poi, viste le condizioni d'insieme, ha preferito andare altrove». Un atteggiamento molto apprezzato degli studenti è stato quello tenuto dall'ateneo dopo il terremoto: «L'università si è mossa celermente e ha disposto l'esonero dalle tasse per i residenti nei comuni terremotati» conclude il coordinatore Udu. Sul tema è intervenuta anche la presidente del consiglio degli studenti Martina Maranella. «Sono di Teramo e da quasi due anni eletta portavoce dei miei colleghi. L'ateneo è stato molto protettivo nei confronti dei ragazzi dopo il sisma: un esempio concreto è stato il punto di accoglienza allestito a Piano d'Accio in seguito alle scosse, centro che ho visitato un paio di volte», sottolinea, «forse questo è stato l'unico momento in cui città e ateneo hanno lavorato insieme. E non può accadere che solo in situazioni di emergenza ci sia questa collaborazione. Bisogna riconoscere come negli ultimi anni l'ateneo abbia fatto un notevole salto di qualità in fatto di sevizi offerti. La comunità universitaria non è stata mai marginalizzata e le richieste degli studenti sono state sempre accolte: dal poliambulatorio all'aumento delle fasce di reddito fino agli orari di lezione che vengono più incontro alle esigenze degli studenti pendolari. Lo stesso non si può dire per la città. Per gli studenti Teramo non è attrattiva, non c'è un granché da fare qui. Il problema è che la città oramai viaggia a una velocità decisamente diversa -e di lunga inferiore- rispetto all'ateneo».

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