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Pescara, 25/07/2024
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Data: 09/12/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Casini: non permetteremo la chiusura della Polfer. Il sindaco: presenza necessaria, anzi ci batteremo per il potenziamento. Per il presidente della Provincia vanno salvaguardate sicurezza e legalità

SULMONA Non vogliono la chiusura del presidio della Polfer nella stazione di Sulmona e anzi puntano al suo rilancio. A levare gli scudi contro quello che viene indicato come un nuovo scippo al territorio della Valle Peligna è il sindaco di Sulmona Annamaria Casini. «Stiamo raccogliendo informazioni per capire le reali intenzioni del Ministero», ha detto il sindaco, «non possiamo permettere che questo presidio venga chiuso lasciando uno snodo ferroviario importante come Sulmona senza la presenza delle forze dell’ordine, presupposto fondamentale anche per un rilancio futuro della linea ferroviaria. Anzi, è necessario che il presidio venga potenziato a partire da subito». Il riferimento è alle attuali condizioni della sede Polfer che vede la presenza di due soli agenti impegnati nel controllo del secondo scalo ferroviario abruzzese e snodo fondamentale per ben 4 linee ferroviarie: Pescara, Roma, L’aquila e Carpinone. «Già da lunedì», ha aggiunto il deputato di Sel Gianni Melilla, "ci attiveremo per cercare delle risposte ed evitare che si vada alla chiusura di questo presidio che abbiamo già difeso nel recente passato». Va, infatti, ricordata l’interrogazione parlamentare presentata dal deputato in occasione del primo ufficiale tentativo di chiusura del presidio avvenuto lo scorso anno e sempre sotto le festività natalizie. «Anche se è in corso una crisi di Governo», ha concluso Melilla, «è nostra precisa intenzione non abbassare la guardia e difendere il presidio cercando anche un suo rilancio». Una richiesta in linea con il prestigio e l'importanza dello snodo ferroviario di Sulmona dove si fermano oltre 74 treni al giorno e con il passaggio di centinaia di viaggiatori e pendolari. «Dobbiamo impegnarci per difendere il territorio da questo ennesimo tentativo di impoverimento», ha aggiunto il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, «è necessario cercare delle leve per evitare di perdere un altro servizio nella nostra zona. In ballo non ci sono solo posti di lavoro, ma anche una prospettiva di legalità, sicurezza e sviluppo dello snodo ferroviario». L’ufficio della Polfer di Sulmona, è stato inserito con quello di Sondrio, Macomer e con i posti di polizia Stradale di Ortona e Penne nell’elenco dei posti di polizia da sopprimere. Una cura dimagrante denunciata da Santino Li Calzi, responsabile del sindacato di polizia Coisp. Chiusure che il prossimo 21 dicembre, nella sede del Ministero, saranno al centro di un incontro con i sindacati. La stazione di Sulmona è estesa per più di 110 mila metri quadrati e ci sono due parcheggi, ferroviario e comunale, che da soli ospitano oltre 400 auto al giorno dei pendolari. Il tutto situato in una zona decentrata che, senza un presidio di legalità adeguato, rischia di diventare terra di nessuno.

La riduzione del punto Polfer di Sulmona è iniziata nel 2013, quando il personale in servizio è stato ridotto a due soli agenti. Una scelta nata per diversi ragioni ma che ha aperto la strada alle disposizioni per la chiusura da parte del Ministero. L’eventuale soppressione della sede Polfer potrebbe contribuire a rendere il secondo scalo ferroviario d’Abruzzo più povero sul fronte dei servizi e della sicurezza.

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