«Io candidato sindaco di Teramo? Non ci penso nemmeno». Il rettore Luciano D'Amico, sollecitato sul tema, risponde con una battuta alla preoccupazione che una simile ipotesi sta destando nel centrodestra: «Da cittadino sarei preoccupato all'idea di D'Amico sindaco, mi manca la capacità amministrativa». Quello che conta per il rettore, al momento, sono i numeri che premiano l'Ateneo teramano. I risultati più eclatanti sono nel campo dei dottorati di ricerca: Teramo è al primo posto in Europa per attrattività, con ben 299 domande arrivate dall'estero. Le matricole continuano a crescere: 8,3% in più rispetto al 2012. Una cifra falsata e frenata dal terremoto (prima della scossa del 30 ottobre si era arrivati al 16% in più). La capacità di autofinanziamento è arrivata a 16 milioni di euro. La comunicazione digitale e l'uso dei social network sono un altro fiore all'occhiello: il sito di Ateneo ha raggiunto i 12 milioni di visitatori, al primo posto tra i piccoli atenei italiani e al settimo tra i grandi. E' prevista tra giugno e luglio del 2017 l'apertura dei nuovi laboratori a Piano D'Accio, il recupero dell'ex Mensa e dell'ex Casa dello studente, che diventerà un incubatore di start up. Al posto del parcheggio nel Campus di Coste Sant'Agostino sorgerà una piazza delle scienze e delle arti. Entro il 2019 è previsto il recupero dell'ex Manicomio, che ospiterà il Dams e Scienze della comunicazione, con un teatro e un auditorium aperti anche alla città. Un'Università dal volto sempre più umano: oltre alle borse lavoro che permettono ai ragazzi di pagarsi gli studi e l'esenzione dalle tasse per i più meritevoli, è stato istituito anche un poliambulatorio, in collaborazione con la Asl, e presto arriverà anche un baby parking per permettere ai genitori, che siano studenti o impiegati, di conciliare la famiglia con il lavoro o lo studio.