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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/12/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Smog Abruzzo, primi giorni di dicembre drammatici a Pescara, Teramo e L’Aquila

ABRUZZO. Pessima la qualità dell’aria a Pescara nella prima settimana di dicembre.
Un po’ meglio va a Teramo e L’Aquila mentre per Chieti non ci sono dati.

E’ quanto emerge dalle ultime rilevazioni disponibili fornite dall’Arta. D’inverno ormai è sempre più frequente che le città si ritrovino imprigionate nella grigia cappa di smog, specie con queste condizioni meteorologiche. Infatti da un lato c’è l'inquinamento che d'inverno rischia di aumentare per via del traffico e dell'uso del riscaldamento dall'altro le condizioni di alta pressione, che accompagna questi giorni e che trattiene a più basse quote gli 'scarichi', fanno il resto.

A Pescara le 4 centraline installate in città suonano un fortissimo campanello d’allarme.

Quella nei pressi del Teatro D’Annunzio ha rilevato per 3 giorni una qualità dell’aria ‘pessima’, per 1 ‘accettabile’ e 2 ‘scadente’. Ancora peggio in via Firenze con 3 ‘pessima’ e 3 ‘scadente’. Uguale risultato anche in via Sacco: 3 a 3.

La centralina di Montesilvano invece ha segnalato 3 giorni ‘scadente’ e 2 ‘pessima’ e 1 ‘accettabile’. Insomma nel 99% dei casi non si arriva nemmeno alla sufficienza.

Dall’inizio dell’anno i superamenti dei limiti consentiti di pm10 crescono. 11 volte al Teatro d’Annunzio, 5 a Montesilvano, 14 in via Firenze. Fermi (perché le centraline non ci sono più) a 21 superamenti in via Sacco, 6 in viale Bovio, 9 in piazza Grue.

Per legge sono consentiti 35 giorni di sforamenti all'anno, con una concentrazione superiore ai 50 microgrammi per metrocubo.


A Teramo c’è solo una centralina Arta che registra i dati quotidiani, quella di Porta Madonna. Nei primi 6 giorni di dicembre situazione drammatica: 5 giorni qualità ‘pessima’ e 1 ‘scadente. Nonostante ciò solo tre i superamenti del pm10 dall’inizio dell’anno.

Nel capoluogo di regione, invece, la centralina Amiternum ha segnalato per ben 3 volte (i primi 3 giorni del mese) una qualità dell’aria ‘accettabile’, per 2 ‘scarsa’ e per 1 ‘pessima’. Sono 7, invece, i superamenti di pm10 dall’inizio dell’anno.

Nonostante alcuni miglioramenti della qualità dell'aria in Europa, l'inquinamento atmosferico - in base ai recenti dati dell'Agenzia europea per l'Ambiente - resta il principale fattore ambientale di rischio per la salute umana: abbassa la qualità della vita e si stima sia causa di 467 mila morti premature l'anno.


SOTTOVALUTATO

In Italia sono circa 60 mila all'anno le morti da polveri sottili. Le zone più esposte a questo problema sono quelle del nord e centro nord come Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, parte della Toscana e delle Marche. «Le cause dello smog sono note e le soluzioni ci sono - osserva la presidente di Legambiente Rossella Muroni - occorre una volontà politica forte per metterle in campo. Il Piano del ministero purtroppo non si è trasformato in misure concrete e incisive all'interno delle nostre città. Tra l'altro i numeri sull'emergenza rischiano di aumentare nei mesi invernali. Uno dei nodi principali da affrontare è il trasporto a livello urbano ed extra urbano - conclude Muroni - bisogna poi uscire dalla dipendenza dei combustibili fossili, puntando su fonti rinnovabili; e investire nella riqualificazione energetica degli edifici, garantendo così una riduzione nelle emissioni dagli impianti di riscaldamento domestici».

Intanto due giorni fa il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ha firmato un protocollo d'intesa con professor Frank Silvio Marzano,direttore del Cetemps, Centro di Eccellenza Tecniche di Telerilevamento e Modellistica Numerica per la Previsione di Eventi Meteo Severi dell'Università de L'Aquila.

L'intesa è finalizzata a promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione per individuare azioni comuni e soluzioni condivise finalizzate al monitoraggio e la previsione della qualità dell’aria e delle acque metropolitane. Il piano di azione diventerà operativo all'inizio del 2017.

«E’ un passo importante per la città che potrà fare prevenzione anche sulla qualità dell’aria – spiega l’assessore alla Sostenibilità Ambientale Loredana Scotolati – Il CETEMPS studia le variabili ambientali e attraverso metodi scientifici è in grado di essere un supporto di grande rilevanza per l’azione di prevenzione che le istituzioni preposte alla tutela ambientale possono porre in essere».

Il protocollo nasce infatti per attivare una collaborazione operativa a tutela dell’aria e delle acque, su cui sarà possibile anche fare maggiore prevenzione mediante l’applicazione ai processi decisionali di metodologie di elevata qualità scientifica, nonché di programmazione e sviluppo del sistema metropolitano di monitoraggio sperimentale e previsione numerica della qualità dell’aria e delle acque.

Tutto questo si tradurrà subito in un primo importante passo concreto, l’avvio del progetto “Pescaria” che partirà già all’inizio del 2017 e che avrà come primo obiettivo la qualità dell’aria. Grazie ad una sinergia operativa con l’Arta, da cui trarrà i dati, il CETEMPS elaborerà delle vere e proprie previsioni sulla qualità dell’aria cittadina, seguendo le stesse modalità che si seguono con le previsioni meteorologiche e così sarà più facile concepire provvedimenti e soprattutto sarà finalmente possibile fare prevenzione.

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